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Spagna: lauree "false" per diventare avvocati a 500 italiani

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Scoppia in Spagna il caso delle lauree "fraudolente". Sotto indagine 500 italiani, che avrebbero pagato per l'iscrizione all'Albo degli avvocati.

Ben 500 italiani sarebbero coinvolti nello scandalo delle fraudolente “licenze spagnole” che permettono ai laureandi in legge l’iscrizione all’albo degli avvocati in Spagna con la possibilità di esercitare in tutta Europa, evitando i 18 mesi di pratica e l’esame di abilitazione. Sotto accusa nuovamente Università pubblica spagnola Rey Juan Carlos, già al centro delle cronache per il caso delle lauree “facili”concesse ai politici.

Lauree a rischio per 500 italiani

Scoppia in Spagna il caso delle lauree ottenute in maniera “fraudolenta”. L’inchiesta è stata affidata da un Tribunale di Madrid all’unità di criminalità economica e finanziaria della polizia. L’ipotesi di reato è frode nella validazione del titolo di diritto. L’indagine è partita nel 2016, quando è nato il sospetto che diversi titoli sarebbero stati concessi in maniera illecita dall’Università pubblica spagnola Rey Juan Carlos.

Nel maggio di due anni fa, infatti, ben 500 italiani avrebbero svolto tutti insieme la prova per ottenere la cosiddetta “licenza spagnola” riconosciuta in tutta Europa. Diploma di laurea che avrebbe permesso loro di registrarsi come avvocati al foro di Madrid ma di esercitare poi in tutti i Paesi menti dell’UE, compreso il nostro. Un modo questo, è quanto ipotizzano i magistrati spagnoli, per aggirare il “numero chiuso” di avvocati iscritti all’Ordine.

Per ottenere questa “licenza spagnola” i nostri connazionali avrebbero pagato undicimila euro. Il costo era omnicomprensivo del riconoscimento della laurea in legge ottenuta in Italia, di un esame e soprattutto dell’iscrizione all’albo degli avvocati in Spagna.

L’Università pubblica spagnola Rey Juan Carlos era già stata al centro di uno scandalo quando scoperta concedere a diversi politici titoli di laurea a condizioni vantaggiose. Nei mesi scorsi infatti sono stati costretti a dimettersi il Presidente conservatore di Madrid Cristina Cifuentes e il ministro della Salute socialista Carmen Monton. Coinvolto anche il leader dell’opposizione di destra Pablo Casado.