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Spagna, messaggio del ‘700 ritrovato in una statua di Gesù

Cristo in Croce

In Spagna un’equipe di restauratori trova nascosta in una statua di Gesù Cristo un messaggio del ‘700 dall’autore e da un religioso per i posteri.

Una storia davvero singolare e affascinante questa che viene dalla Spagna: un’equipe di restauratori ha scoperto in una statua di Gesù risalente al Settecento, un messaggio che sarebbe stato inserito dallo scultore stesso, di nome Manuel Bal, nel 1777, nel corso di un gioco con un religioso del tempo.

Statua di Cristo

Più verosimilmente, però, avrebbe dovuto essere una sorta di “capsula del tempo” per contenere un messaggio per i posteri. La statua, in legno, conosciuta come Cristo del Misere, è situata nella Chiesa di Santa Agueda in villaggio di Sotillo de la Ribera, nel nord della Spagna.

Chiesa del messaggio nella statua

Conosciamo la sua storia fino al sorprendente ritrovamento da parte dei restauratori.

La vicenda

Il luogo della scoperta

Il messaggio nascosto nel Cristo del Miserere è stato portato alla luce dalla società di restauro Leonardo Da Vinci – nome che è un’ ulteriore testimonianza di come la fama del grande pittore inventore e scienziato toscano abbia varcato i confini dell’Italia -, che ne ha dato la notizia sul proprio sito Internet. Come abbiamo detto, il messaggio, lungo ben due pagine, è datato 1777 e firmato Joaquin Minguez, l’allora cappellano della località di Burgo de Osma: in realtà non vi sono scritti chissà quali segreti da far conoscere semmai molti secoli più tardi, ma passatempi popolari nella Spagna del tempo, considerazioni politiche e religiose, malattie comuni e persino i nomi dei toreri più famosi della zona -.

I restauratori hanno riferito che la scoperta sarebbe avvenuta soltanto togliendo un pezzo di stoffa che era stato usato per coprire a mo’ di protezione la parte posteriore della statua. Un’ipotesi è che nascondere lì lo strano messaggio, fosse una sorta di gioco tra l’autore della scultura, Manuel Bal e il religioso Minguez, ma gli studiosi ritengono che “probabilmente l’artista ha utilizzato la sua opera come una vera e propria ‘capsula del tempo’, grado di giungere alle future generazioni”, ha dichiarato Efrén Arroyo, storico e promotore del lavoro di restauro. Suggestiva è l’idea che l’inserimento del messaggio della statua facesse parte di una scommessa tra il laico e il religioso.

Uso originale della statua

Messaggio del '700

A quanto sembra, dunque, quella che avrebbe dovuto essere una normale statua cava, è stata usata come mezzo per comunicare con il futuro, con noi. La restauratrice Gemma Ramirez Millares ha spiegato: “Il documento è apparso mentre separavamo il Cristo dalla croce. Il legno era vuoto all’interno e lo scultore ha utilizzato l’incavo per nasconderlo”. Insomma, si tratta davvero di un’affascinante e curiosa scoperta.

Dov’è ora il messaggio

Il prezioso messaggio rimasto nella statua religiosa per 300 anni, è stato portato nell’Archivio dell’Arcivescovo di Burgos, perchè venga conservato, ma una copia è stata lasciata all’interno dell’opera, come evidentemente volevano Manuel Bal e padre Joaquin Minguez. Chissà se sarà quella, tra 300 anni, ad essere ritrovata dai posteri – se il mondo esisterà ancora e non sarà talmente cambiato da far perdere interesse per le sculture religiose cristiane -.