> > Spagna, Rajoy sfiduciato. Nuovo premier è Pedro Sanchez

Spagna, Rajoy sfiduciato. Nuovo premier è Pedro Sanchez

Pedro Sanchez

La Spagna ha un nuovo premier. Dopo il caso Gürte Mariano Rajoy viene sfiduciato. Il nuovo premier è il socialista Pedro Sanchez.

Il caso Gürte ha decretato la fine della lunga stagione politica di Mariano Rajoy. Lo scandalo aveva infatti travolto molti esponenti politici del Partito popolare spagnolo. Il Partito socialista ha quindi chiesto una mozione di sfiducia per Rajoy, votata ed approvata questa mattina con appena 11 voti di scarto. Il nuovo premier spagnolo è quindi il leader del PSOE Pedro Sanchez.

Rajoy sfiduciato in Parlamento

Dopo sette anni termina la stagione politica di Mariano Rajoy alla guida del governo di Spagna. Rajoy era passato indenne dalla crisi catalana ma non è riuscito a rialzarsi dopo essere stato travolto dallo scandalo Gürte. Pochi giorni fa il Partito socialista (PSOE) aveva quindi presentato una mozione di sfiducia. Il colpo di grazia gliel’ha dato il Partito nazionalista basco (PNV), che nel corso della seduta di ieri alle Cortes (il Parlamento spagnolo) ha annunciato l’intenzione di votare la mozione di sfiducia.

A quel punto, Rajoy avrebbe potuto dimettersi, prima del voto. In questa maniera, il suo governo sarebbe rimasto in carica per gli affari correnti, il Re avrebbe aperto le consultazioni ed incaricato un nuovo premier. Questo avrebbe quindi tentato di formare un nuovo governo oppure avrebbe traghettato il Paese verso nuove elezioni. Come l’Italia, però, anche la Spagna deve fare i conti con i mercati internazionali.

Rajoy quindi, pur mostrando tutta la sua contrarietà non presentandosi in aula per ascoltare le dichiarazioni di voto, ha accettato di essere sfiduciato. Con 180 voti a favore, 169 contrari e una astensione, la mozione è stata approvata questa mattina. Di conseguenza, il leader dei socialisti Pedro Sanchez è stato nominato nuovo capo del governo. A votare contro, oltre al partito di Rajoy, i deputati di Ciudadanos guidati da Albert Rivera. I sondaggi infatti lo davano vincente se si fosse andati ad elezioni anticipate.

Per Sanchez un governo a tempo

A votare a favore di Pedro Sanchez i parlamentari di Podemos, il Partito nazionalista basco, i radicali (Bildu), i valenziani di Compromísi ed i due partiti catalani (Erc e PDeCat). Prima del voto, Rajoy aveva accusato il leader del PSOE di salire al governo solo “grazie al sostegno di coloro che vogliono distruggere il Paese“, riferendosi ai deputati catalani. Sanchez nella sua replica ha lasciato intendere che con lui la partita per l’indipendenza della Catalogna non è affatto chiusa.

“Io difendo l’unità della Spagna come nazione ma prendo anche atto che in questa Nazione ci sono anche altri territori che si sentono Nazioni, dobbiamo dialogare con loro” ha affermato. L’ex segretario del PSOE ha promesso inoltre grossi investimenti infrastrutturali per i Paesi Baschi, altra comunità autonoma della Spagna.

Bisognerà ora capire che tipo di governo Sanchez voglia formare. Pablo Iglesias gli chiesto di entrare in coalzione con Podemos ma il nuovo premier ha già annunciato che rimarrà al potere solo “alcuni mesi”, giusto in tempo per ridare “stabilità”alla Spagna.