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Spagna, Sanchez propone di abolire la prostituzione: cosa prevede attualmente la legge?

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Sanchez vuole dare un nuovo volto alla Spagna e per questo vuole abolire la prostituzione che dal 1995 è stata depenalizzata.

Il premier spagnolo Pedro Sanchez vuole abolire la prostituzione nel suo paese dove la materia è stata depenalizzata nel 1995. Il leader del PSOE, Partito socialista spagnolo, vuole invertire questo trend e nel corso del congresso dei socialisti di Valencia ha sottolineato come la prostituzione renda schiave le donne e che per questo vada eliminata.

Spagna, Sanchez vuole abolire la prostituzione

Come si accennava in precedenza, in Spagna attualmente la prostituzione non è regolamenta, condizione che le permette di muoversi a cavallo tra il mondo del legale e dell’illegale. Le attuali leggi iberiche non prevedo infatti delle sanzioni per chi offre prestazioni sessuali a pagamento di sua volontà, a meno che non lo si faccia in luoghi pubblici (specie in aree frequentate da minori, come scuole o parchi). Ad essere illegale è invece lo sfruttamento della prostituzione, con la legge che punisce chiunque ottenga un guadagno dalla mercificazione di altre persone anche se consenzienti.

Prostituzione, Sanchez in Spagna la vuole abolire 

L’obiettivo di Sanchez è dunque quello di introdurre delle sanzioni per i clienti delle prostitute e di perseguire penalmente chiunque sfrutti la prostituzione a proprio vantaggio, da chi affita case o locali a chi trae gestisce tale business.

Spagna, Sanchez: “Abolire la prostituzione”

Stando ai dati pubblicati dall’Onu nel 2016, la Spagna è uno dei maggiori centri mondiali per la prostituzione subito dopo la Thailandia e Porto Rico. Il giro d’affari complessivo della prostituzione sarebbe di 3,7 milioni di euro.