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Sparatoria a Pescara, Federico Percorale arrestato con la collaborazione del tassista

Sparatoria a Pescara

Sparatoria a Pescara: Federico Percorale è stato arrestato con l’aiuto del tassista che lo stava portando in Svizzera, dopo aver aggredito un 23enne.

Sparatoria a Pescara: Federico Percorale, che ha sparato tre colpi di arma da fuoco al dipendente di un ristopub, è stato arrestato con la collaborazione del tassista che lo stava portando in Svizzera.

Sparatoria a Pescara, Federico Percorale arrestato mentre tentava di fuggire in Svizzera

Nella giornata di domenica 10 aprile, Federico Percorale, 29 anni, ha sparato a Yelfry Rosado Guzman, dipendente di un locale situato nel centro di Pescara di 23 anni. Il dipendente è rimasto gravemente ferito.

In seguito alla sparatoria, Percorale si è dato a una fuga durata circa otto ore che si è conclusa intorno alle ore 23:00 della stessa domenica. Il 29enne, infatti, è stato neutralizzato mentre stava viaggiando a bordo si un taxi sull’autostrada A14, in provincia di Pesaro Urbino, in direzione nord. L’intenzione del fuggitivo, infatti, consisteva nel farsi portare in Svizzera, Stato in cui possiede la residenza, in modo tale da sottrarsi alle forze dell’ordine italiane che lo stavano cercando.

A quanto si apprende, dopo aver sparato a Yelfry Rosado Guzman, ha lasciato l’albergo in cui alloggiava da lunedì 4 aprile e, con un taxi, si è recato a Vasto per salutare il nonno e tornare in Svizzera. A Vasto, la polizia è riuscita a ottenere dai familiari del 29enne il numero di cellulare del tassista privato che l’aggressore aveva chiamato, contattandolo e mettendolo in guardia su quanto stava accadendo.

Collaborazione tra forze dell’ordine e tassista: il ruolo di Vincenzo Femminili

Il tassista che ha reso possibile l’arresto di Federico Percorale è stato identificato come Vincenzo Femminili, ex sottoufficiale della Guardia di Finanza di 67 anni. L’uomo, dopo essere stato contattato dalle forze dell’ordine, ha ricevuto istruzioni su come comportarsi ed è stato sollecitato ad attivare il gps al fine di consentire alle autorità di geolocalizzarlo.

Intervistato da Il Corriere della Sera, il tassista ha raccontato: “Il questore mi aveva già indicato come sarebbe avvenuto il blitz parlandomi, diciamo così, da collega a collega. Mi ha suggerito di dire a Pecorale che avevo finito la benzina, poi di fermarmi a una stazione di servizio, uscire alla svelta dall’auto e chiuderlo dentro – e ha aggiunto –. Percorrendo l’autostrada Adriatica, ero giunto alla stazione Metauro. Ho deviato, accostando al distributore. Sono uscito dal taxi facendo finta di iniziare il rifornimento ma in realtà bloccando Pecorale nell’abitacolo con la chiave automatica. Un istante dopo sono piombati gli agenti”.