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Sparatoria ad Ardea, David e Daniel Fusinato: chi erano i due bambini uccisi dal killer Andrea Pignani

Sparatoria

David e Daniel Fusinato sono i due bambini di 5 e 10 anni uccisi a colpi di arma da fuoco ad Ardea dal killer morto suicida Andrea Pignani.

Nella mattinata di domenica 13 giugno, Andrea Pignani ha ucciso a colpi di arma da fuoco un uomo di 74 anni e due bambini di 5 e 10 anni, sorpresi dalle pallottole mentre stavano giocando in compagnia di altri coetanei.

David e Daniel Fusinato: chi erano i due bambini uccisi dal killer di Ardea

I due fratellini di 5 e 10 anni assassinati nella mattina di domenica 13 dal killer Andrea Pignani ad Ardea sono state identificate come David e Daniel Funisato mentre il 74enne deceduto, sorpreso da un colpo di pistola mentre passeggiava in bicicletta, risponde al nome di Salvatore Ranieri.

Sulla base delle informazioni sinora trapelate, sembra che le due giovanissime vittime stessero giocando in prossimità della villetta in cui risiedeva Andrea Pignani quando sono stati raggiunti dagli spari esplosi dal killer.

In relazione alle testimonianze raccolte circa il drammatico evento, è stato spiegato che i piccoli erano insieme ad altri bambini al momento della sparatoria che, al contrario dei Fusinato, sono rimasti illesi.

David e Daniel Fusinato, fratellini uccisi ad Ardea: l’arrivo del padre

A proposito dell’omicidio di David e Daniel Fusinato, il 31enne Francesco Rizzo, residente da circa cinque anni nel comprensorio di Colle Romito ad Ardea, in provincia di Roma, ha dichiarato all’ANSA: “I bambini, molto piccoli, erano a terra con sangue sul petto, addosso, e gli facevano il massaggio cardiaco. Il padre si disperava, diceva che non avevano battiti”.

La nonna dei fratellini, invece, ha raccontato che i bimbi sono rimasti a terra per molto tempo prima dell’arrivo dei paramedici del 118. I soccorsi, infatti, sono stati preceduti dal padre di David e Daniel, Domenico Fusinato, che è rimasto accanto ai figli tenendoli per mano per tutti il tempo.

Domenico Fusinato, come segnalato dal sindaco di Ardea Mario Savarese, sta scontando una condanna ai domiciliari nel medesimo comprensorio di Colle Romito presso il quale è avvenuta la sparatoria.

Dopo la tragedia, secondo quanto riferito da vari testimoni riportati dall’ANSA, il padre avrebbe urlato: “A me per un po’ di droga mi tengono ai domiciliari e questo con la pistola nessuno lo controllava: guardate cosa ha fatto”.

David e Daniel Fusinato, fratellini uccisi ad Ardea: le testimonianze

Il killer di Ardea, Andrea Pignani, si è suicidato nella propria abitazione dopo ore di negoziazione con i carabinieri: resta sconosciuto, pertanto, il movente che abbia spinto l’uomo a compiere un simile atroce gesto.

Sulla vicenda, si è espresso il presidente del Consorzio di via di Colle Romito, Romano Catini, che ha sottolineato: “Stamattina il killer e il padre dei bambini stavano litigando, per futili motivi. Prima di sparare a loro, questa mattina, ha sparato contro un’altra persona ma non l’ha colpita. Sparava in aria ma sembrava fosse una pistola finta. Si sentivano colpi. Sarà successo 4 volte – e ha aggiunto –. I carabinieri lo conoscevano: per piccoli motivi andava fuori di testa, era successo. Io mi chiedo come uno così, uscito dal centro di igiene mentale da poco tempo, potesse avere una pistola in casa”.