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Sparatoria Ardea, parla la moglie dell'anziano: "Freddato come un cane nel posto che amava di più"

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La moglie di Salvatore Ranieri, anziano morto durante la sparatoria di Ardea, ha rilasciato un'intervista in cui ha parlato del marito e della strage.

La moglie di Salvatore Ranieri, anziano morto durante la sparatoria di Ardea, ha rilasciato un’intervista a Il Messaggero, in cui ha parlato del marito e della strage. Il racconto dell’incubo improvviso in cui è finita la donna.

Sparatoria di Ardea: Salvatore Ranieri morto a 74 anni

Salvatore Ranieri, 74 anni, è stato ucciso nella mattinata di ieri, domenica 13 giugno, durante la sparatoria di Ardea, nel consorzio di villette di Colle Romito. Ad ucciderlo è stato Andrea Pignani, 35 anni, che ha sparato anche a due bambini di 5 e 10 anni, prima di barricarsi in casa e uccidersi. “Eravamo arrivati venerdì, dovevamo passare un week-end tranquillo, in serenità, invece Salvatore, il mio angelo, ha trovato la morte. Una morte senza un perché, me lo hanno ammazzato senza motivo” ha raccontato Patrizia Santina Caschera, 65 anni, moglie dell’anziano. La donna è stata per ore seduta su un muretto di fronte al corpo del marito coperto da un lenzuolo, con accanto la sua bicicletta. I residenti della zona le hanno portato dei bicchieri d’acqua e hanno cercato di confortarla. “Sono ore che il suo corpo è a terra, non è uno spettacolo” ha dichiarato la donna, mentre i carabinieri le chiedevano i documenti del marito.

Le parole della moglie dell’anziano ucciso

Intervistata da Il Messaggero, la signora Patrizia ha spiegato che non conosceva l’uomo che ha sparato a suo marito. “Non c’era ragione per sparare a un uomo buono come Salvatore” ha dichiarato. In molti hanno dichiarato che l’uomo sia intervenuto per difendere i bambini, ma la donna ha spiegato che pensa che non abbia avuto neppure il tempo di rendersi conto di cosa stava accadendo. “Era uscito in bicicletta. Lui non vedeva l’ora di venire qui ad Ardea per prendere la bici e fare una passeggiata. Ma era uscito alle dieci, a mezzogiorno non lo vedevo rientrare e così ho cominciato a preoccuparmi. Non rispondeva al telefono. Ho sentito le sirene, le ambulanze, gli elicotteri atterrare. Poi sono uscita e mi sono trovata davanti questa scena” ha raccontato la donna, che ha descritto il marito come una persona molto buona, che ha trascorso la vita guidando gli autobus di linea dell’Atac a Roma, prima di andare in pensione. Ardea era diventata il loro angolo di tranquillità e appena potevano andavano a trascorrere in questo luogo i fine settimana.

Sparatoria di Ardea: le dichiarazioni della moglie di Salvatore Ranieri

La donna ha raccontato che non conosceva la famiglia dei bambini che sono rimasti uccisi nella sparatoria. “Forse, chissà, li avevamo visti giocare in giro, ma non so chi siano, neanche i loro genitori, poveretti. Io so solo che adesso mi è crollato di nuovo il mondo addosso, non so se ce la farò a superare questa enorme tragedia che ci è piombata addosso” ha dichiarato. Ha raccontato che Salvatore aveva figli, ma lei no. Si erano innamorati da adulti. La donna otto anni fa è rimasta vedova del primo matito ed è stata malissimo, fino a quando ha conosciuto Salvatore. “Era la mia luce, un dono del Cielo e ora però quell’uomo folle me lo ha portato via, gli ha sparato in testa, come a un cane. Mi stanno chiamando tanti amici e parenti perché gli volevano bene in parecchi” ha spiegato. La coppia abitava a Roma, la donna era originaria di Sora e l’uomo era nato a Valmontone. “Adesso non so che farò. La nostra era una vita semplice, interrotta senza un motivo. Pensavo di avere superato il dolore più grande, invece mi ero sbagliata, è una tragedia” ha dichiarato la signora Patrizia, che non riesce a spiegarsi quanto accaduto. “Lui mi ha salutato, è uscito di casa in sella alla sua amata bicicletta, ‘ci rivediamo prima di pranzo’ mi aveva detto. Io stavo sistemando delle cose in casa. Invece l’ho rivisto da morto” ha raccontato, sottolineando che quell’uomo non doveva avere un’arma e non doveva essere lasciato libero di uccidere.