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Sparatoria di Ardea, la Procura chiede l'esame tossicologico sul killer Andrea Pignani

Sparatoria

Sono due bambini e un uomo le vittime della sparatoria di Ardea: le novità in merito all’autore del triplice omicidio.

L’uccisione di due bambini e di un uomo è il risultato della sparatoria avvenuta ad Ardea. Intanto per giovedì 17 giugno è in programma l’autopsia sul corpo di Andrea Pignani, l’autore del triplice omicidio.

Sparatoria Ardea, le novità

Secondo quanto riportato dagli inquirenti, l’idea sarebbe quella di fare l’esame tossicologico all’autore del killer che ha ucciso David Fusinato, Daniele Fusinato e Salvatore Ranieri, prima di togliersi la vita.

Sparatoria ad Ardea, lutto cittadino

Nel frattempo nella città di Ardea, divenuta teatro di una sparatoria, è stato proclamato lutto cittadino. Alle ore 12 di mercoledì 16 giugno è previsto un minuto di raccoglimento con tanto di bandiere a mezz’asta. Sulla vicenda vi sarebbero ancora tanti punti da chiarire.

Sparatoria di Ardea, la posizione della madre del killer

Nel frattempo la madre del killer rischia di essere indagata per non aver denunciato la detenzione abusiva dell’arma da fuoco del figlio: si tratta di una Beretta calibro 7,65. Secondo quanto riportato dal legale della famiglia dei due bimbi uccisi sarebbero tante ancora le questioni da chiarire. In primis come mai l’uomo avesse la pistola del padre morto a novembre, a seguire invece una falsa notizia già smentita e riguardante un presunto TSO dell’uomo.

Sparatoria Ardea, le parole dell’avvocato

“Prima di quanto avvenuto non c’è stata alcuna lite tra i miei assistiti e Andrea Pignani. Tra loro non c’era alcun legame, non si conoscevano. Le vicende giudiziarie legate a Domenico Fusinato – ha raccontato il legale della famiglia Fusinato – non c’entrano nulla con quanto accaduto”.

Secondo quanto riportato dall’AdnKronos, il legale del papà dei due bambini avrebbe parlato anche di quanto accaduto. “Il controllo dei carabinieri è avvenuto quando i due piccoli si trovavano già al campetto – aggiunge l’avvocato – con le biciclette. La madre era fuori e ha sentito i colpi, pensava che fossero dei petardi o dei colpi di cacciatori. La donna ha poi capito cosa era avvenuto e ha cominciato ad urlare. A quel punto la stessa pattuglia giunta qui per il controllo è tornata nel comprensorio allertata dalla centrale”.

La donna ha trovato anche la forza di descrivere terribili momenti durante i quali è giunta sul luogo del delitto e ha assistito alla scena dei suoi due figlioletti in una pozza di sangue.