«Frequentiamo di più gli psicologi» è il monito di Antonio Tajani sulla strage di Fidene, che il cui bilancio è stato di tre morti e quattro feriti. Il vicepremier ha imputato l’accaduto agli squilibri mentali del 57enne autore della strage.
Tajani in favore della «medicina della mente»
Prendendo a esempio gli altri Paesi dell’Europa – molto più avanti del nostro per ciò che concerne l’importanza e l’utilità della psicologia –, il ministro degli Esteri del Governo Meloni ha continuato: «Chi ha ucciso aveva squilibri, […] dobbiamo stare attenti a segnalare i primi sintomi». D’altronde, se una sparatoria non è mai giustificata, lo è ancor meno – se così può dirsi – quando ad accenderla sono motivi futili legati questioni condominiali. E nel caso del killer di Fidene – e, come per lui, per molti altri – è evidente che ci fosse bisogno di un profondo e mirato intervento psicologico.
I consigli della figlia psicologa
Un medico della mente Tajani ce l’ha in casa, è sua figlia. Parlando a Zona bianca su Rete 4, ha perciò aggiunto: «Mia figlia mi dice che bisogna stare attenti e cominciare sin da piccoli perché, se c’è qualche problema mentale, lo si capisce già quando si è in età evolutiva». Un invito che sa di avvertimento quello del vicepremier, e che vale la pena tenere a mente.