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Spari al campus dell'università di Mombasa: studenti feriti e due morti

Spari al campus

Ancora una volta in Kenya il sistema universitario subisce un'azione armata a opera di sconosciuti: sono rimasti uccisi due studenti e molti altri feriti.

Ancora spari in un campus universitario, a Mombasa, Kenya. Esattamente come due anni e mezzo fa, ancora una volta, le vittime e i feriti riguardano degli studenti universitari. Questa volta il teatro d’azione è stata la Technical University, nel campus universitario di Mabokoni, Mombasa.

Una testimone, così riporta l’agenzia internazionale Reuters, è fuggita non appena ha sentito il rumore degli spari. Riferisce anche di aver visto parecchi studenti coperti di sangue venir portati via dagli edifici scolastici del campus.

Una prima dinamica dei fatti accaduti al Campus

Non si sa ancora niente intorno l’identità degli aggressori, né il loro numero, né le motivazioni che li abbiano spinti ad agire in maniera così atroce. Al momento il numero dei morti è di 2; a diverse decine corrisponde invece il bilancio dei feriti. Sembra che il fuoco sia stato aperto sulle auto che trasportavano gli studenti presso il campus universitario, che si trova nella contea di Kwale, a pochi kilometri dalla città. La tattica dell’imboscata ha non ha lasciato scampo ai due dipendenti del campus universitario in questione.

La polizia si sta occupando attivamente contro gli aggressori. Ma al momento non ha voluto rilasciare nessuna dichiarazione sui fatti avvenuti. Non si esclude però la pista terroristica, facente capo all’organizzazione somala degli as-Shabāb (che ironia della sorte, significa proprio “I Giovani” o “La Gioventù“), già tristemente noti alle cronache kenyote e a quelle internazionali.
Il Kenya è un paese a forte rischio di attacchi terroristici. La sua destabilizzazione significherebbe il collasso di una intera e immensa area economica e politica dell’Africa orientale: il crollo del Kenya infatti potrebbe scatenare ritorsioni anche nei paesi vicini, che vedono nel Kenya un modello di riferimento a livello politico ed economico.

Altre ipotesi sull’identità degli aggressori

Si pensa che questo attacco sia legato al tesissimo clima pre-elezioni che il Paese sta attraversando e al gran fermento registrato nei giorni scorsi nelle grandi università kenyote, sfociate in scontri che hanno lasciato sul campo 27 feriti e hanno portato all’arresto del ex-capo del movimento studentesco e deputato Babu Owino.

Il precedente: la strage di Garissa

Ancora fresco è il ricordo della strage di Garissa, avvenuta circa due anni prima in un campus nel Nord-est del Paese, al confine con la Somalia, e che ha lasciato morti l’orrida cifra di 148 studenti. L’attento fu opera del gruppo terroristico degli as-Shabāb, che spesso sconfina tra i due paesi.