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Speranza e la ripartenza dell'Italia: "28 milioni di vaccinati con la prima dose, possiamo disegnare un orizzonte di ripartenza"

Speranza ripartenza

Grazie all'arrivo dei vaccini e alla quantità di dosi somministrate si può iniziare a programmare la ripartenza: lo ha affermato Speranza.

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha affermato che con l’accelerazione della campagna vaccinale e circa 28 milioni di cittadini italiani che hanno ricevuto la prima dose, è possibile iniziare a disegnare un orizzonte di ripartenza per l’Italia.

Speranza: “Orizzonte di ripartenza”

Intervenuto nel corso dell’incontro L’Italia torna contadina nel tempo del Covid organizzato da Coldiretti, Fondazione Univerde e Campagna Amica a Roma, l’esponente del governo ha spiegato che le evidenze scientifiche stanno portando l’esecutivo ad un percorso di riaperture, fatto sempre con i piedi per terra, con prudenza e un passo alla volta, ma che segna la possibilità di aprire una stagione diversa.

Solo poche ore prima il Consiglio dei Ministri, che ha fatto seguito ad una cabina di regia, aveva infatti approvato il nuovo decreto in vigore dal 19 maggio con cui ha aggiornato il calendario della ripartenza di attività, eventi e cerimonie.

Speranza, ripartenza: “Investire sul SSN”

Ora, ha aggiunto Speranza, è necessario continuare ad investire sul nostro servizio sanitario nazionale: “Abbiamo capito quanto conti avere un servizio universale capace di prendersi cura di tutti. Io voglio investire sulle patologie diverse dal Covid, dobbiamo recuperare tutti i ritardi sugli screening, le visite, gli interventi“.

Nei programmi di sviluppo, ha continuato, si parla sempre di One Health: “L’idea è che l’agricoltura è salute“. Il rapporto tra la salute dell’uomo, l’ambiente, la qualità della vita degli animali, ha evidenziato il ministro, sono tutte cose connesse. La battaglia è dunque quella di tutelare la qualità dei prodotti che arrivano sulle nostre tavole, cosa che deve essere fatta con trasparenza.

Speranza, ripartenza: “Investire su salute e prevenzione”

Nei mesi che vengono, ha sottolineato, sarà ancora più necessario investire sulla salute e sulla prevenzione di cui la qualità dell’alimentazione è un pezzo fondamentale. Grazie all’arrivo dei fondi europei, ha spiegato, sarà possibile progettare un nuovo disegno dell’Italia e dell’Europa. “La prima mattonella di questa sfida è la salute intesa nel senso più largo possibile, non solo come assenza di malattia ma come benessere quotidiano delle persone“. Una salute che, ha concluso, si costruisce non solo con buoni ospedali e presidi, ma anche con la capacità di offrire una qualità della vita all’altezza delle aspettative di ciascuno: “Anche l’agricoltura fa parte di questo progetto“.