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Speranza al vertice del G7: "Partita contro il Covid non ancora finita, serve prudenza"

Speranza vertice g7

Riunitosi insieme agli altri ministri della Salute nl vertice del G7, Speranza ha ribadito la necessità di cautela e prudenza nelle riaperture.

Durante il vertice del G7 con i suoi omologhi di  Regno Unito, Francia, Germania, Giappone, Stati Uniti e Canada, il ministro della Salute Roberto Speranza ha manifestato la necessità di procedere con prudenza sulle riaperture perché la partita contro il Covid non è ancora finita. 

Speranza al vertice del G7

Entusiasta per la sintonia con gli altri paesi, per l’impegno a trovare un accordo sul green pass internazionale e per la spinta ad accelerare sulla campagna vaccinale globale, l’esponente del governo ha afermato che “i giorni più duri sono alle spalle ma dobbiamo mantenere un atteggiamento assolutamente graduale sull’allentamento delle misure“. 

Speranza ha infatti affermato che bisogna andare avanti con l’approccio della gradualità e riaprire le attività un passo alla volta, con fiducia e cautela, “perché se corriamo troppo rischiamo di pagare un prezzo” come dimostra l’esperienza dell’anno precedente.

Il ministro italiano si è poi espresso sulla necessità di vaccinare i paesi più deboli. Sia per una ragione etica, data la grande diseguaglianza che vede il 90% dei vaccini somministrati negli otto o nove Paesi più ricchi. Sia pe la paura che, lasciando correre il virus in tre quarti del mondo, si svilupperanno varianti che rischiano di farci tornare indietro. Per questo secondo Speranza i paesi più forti devono il prima possibile aiutare i tanti che sono rimasti indietro: “L’obiettivo cruciale della seconda metà dell’anno sarà dare più soldi, più dosi e più risorse possibili per far vaccinare le persone“. Quando alla sospensione dei brevetti proposta da Joe Biden, il ministro italiano si è detto favorevole.