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Roberto Speranza usa i toni dell’orgoglio puro intervenendo al secondo Congresso nazionale FNOPI : “Sono state somministrate 103,5 milioni di dosi di vaccino, abbiamo un grande SSN”. Ha spiegato il ministro della Salute: “Siamo ancora dentro una sfida tutt’altro che semplice, del tutto aperta. I numeri che arrivano da tutto il mondo certificano che siano ancora in piena emergenza Covid”.
Il ministro Speranza: “Abbiamo un grande SSN per mettere in sicurezza il Paese”
E ancora: “In queste ore il nostro impegno è per mettere in sicurezza il nostro Paese: le ultime misure prese vanno nella direzione di tenere un alto livello di sorveglianza per evitare che i numeri del contagio tornino a crescere con forza”. Poi il core della relazione del titolare della Salute: “La campagna vaccinale è l’arma fondamentale a nostra disposizione. A oggi abbiamo oltre l’88% di prime dosi somministrate sopra i 12 anni e siamo a oltre 13 milioni di terze dosi. 103 milioni e mezzo di dosi somministrate in meno di 12 mesi: solo un grande Paese può permettersi questi numeri; solo un Paese con un grande Servizio sanitario nazionale può farlo”.
Roberto Speranza e la finestra di opportunità grazie la fatto che “abbiamo un grande SSN”
Poi le considerazioni sociali e quella che Speranza definisce una finestra di opportunità: “Questi mesi così difficili hanno cambiato la vita di tutti nel profondo. Oggi però la pandemia ci offre una finestra di opportunità come Servizio sanitario nazionale, perché le persone e le istituzioni hanno capito fino in fondo che i servizi sanitari nazionali sono davvero la risorsa più importante che abbiamo”. E poi: . Il diritto alla salute è un diritto fondamentale che dobbiamo difendere con il coltello tra i denti. In questa finestra di opportunità dobbiamo infilarci con tutta la forza che abbiamo con due scelte fondamentali: le risorse e le riforme”.
“Visto che abbiamo un grande SSN dobbiamo aprire una grande stagione di investimenti: l’appello di Speranza
La chiosa chiama in ballo la capacità economica del sistema-paese: “È del tutto evidente che bisogna aprire una grande stagione di investimenti. Bisogna chiudere definitivamente la stagione dei tagli e aprire quella degli investimenti. I soldi sulla sanità non sono spesa pubblica, ma un investimento sulla qualità della vita delle persone. Io penso che stiamo iniziando a muoverci in questa direzione”.