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Sperma dell'amante per la fecondazione. La denuncia dell'ex

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Risarcimento per danni all'uomo ingannato dalla moglie: scambiò lo sperma con quello dell'amante per avere un bambino

Una donna ha partorito tramite la fecondazione in vitro scambiando però segretamente lo sperma del marito con quello dell’amante. La vicenda ha dell’incredibile ma accade realmente in Russia. L’uomo, informato del fatto dall’ormai ex coniuge solo dopo la separazione ha fatto causa alla clinica presso la quale la coppia effettuava i trattamenti.

Ingannato per oltre un anno

Come reagire ad un divorzio, soprattutto quando di mezzo ci sono dei bambini? E come reagire quando scopri addirittura che il figlio non è tuo e che la tua vita coniugale si è retta solo su tradimento e inganno? Beh Maxim Anhokin ha deciso di affrontarlo citando in giudizio la clinica di inseminazione artificiale che per lungo tempo si è resa complice del tradimento della moglie, Yana Anhokina.

Disposta a tutto per avere un figlio

Di fronte alle difficoltà nel concepimento la coppia si era rivolta alla Clinica Kulakov di Mosca, specializzata in fecondazione assistita. Lì hanno effettuato trattamenti per circa un anno. Il povero Maxim non era però al corrente della sorpresa che la moglie e tutto lo staff medico stavano preparando per lui.

Fa causa alla clinica

Una corte russa è riuscita a ricostruire gli eventi: pare che il sogno di Yana fosse proprio quello di avere un bambino ma, non riuscendoci, deve essersi convinta che la responsabilità fosse da attribuire unicamente al marito. Per questa ragione deve aver corrotto i medici affinché scambiassero lo sperma del marito con quello dell’uomo con cui aveva una relazione extra coniugale.

Risarcimento per danni morali e finanziari

Il tribunale ha riconosciuto a Maxim un risarcimento di oltre 5mila euro per danni morali e finanziari. L’uomo avrebbe infatti elargito una considerevole somma alla clinica per la buona riuscita del trattamento a cui Yana si era sottoposta a questo si unisce un tremendo shock per la rivelazione: “Mi sono fidato di mia moglie. Le ho creduto sempre, al 100%. Quando mi è stato detto cosa mi nascondeva, sono rimasto scioccato”, ha confessato Maxim. Ad aggravare la situazione il fatto che l’inganno si sia protratto per oltre un anno dalla nascita del piccolo. Anno durante il quale Maxim ha amato e supportato il bambino come se fosse sangue del suo sangue.

“Mai più mariti truffati”

L’avvocato dell’uomo Olga Nemtseva ha spiegato come la clinica avesse un dovere etico e morale non solo nei confronti della madre del futuro bambino per questo “avrebbe dovuto essere interessata a capire chi sarebbe stato effettivamente il padre biologico di suo figlio”. Dal canto suo Yana non si è detta disposta a rilasciare una dichiarazione.

Maxim ora è felice ed ha avuto un altro bambino dalla nuova compagna, ha però deciso di rendere pubblica questa storia affinché “non ci siano più uomini truffati come me, mariti truffati, in futuro”, ha dichiarato.