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Spia avvelenata: diplomatici russi espulsi in tutto il mondo

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Negli Stati Uniti ed in Europa si sta avendo luogo un'espulsione di decine di diplomatici russi, in seguito alla morte di Serghei Skipral

Gli Stati Uniti e 14 paesi europei stanno effettuando l’espulsione di decine di diplomatici russi. Il motivo è l’avvelenamento, e la successiva morte, di Serghei Skipral. Il fattaccio aveva avuto luogo in Inghilterra, e non a caso Londra aveva deciso di espellere 23 diplomatici nell’immediato. Adesso, altri Stati avrebbero intenzione di fare lo stesso, in segno di sostegno alla Gran Bretagna per la spia avvelenata. Gli Stati Uniti hanno deciso di espellere ben 60 diplomatici russi e la chiusura del consolato russo a Seattle.

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La Russia ha risposto in maniera forte ed indignata alle accuse di aver avvelenato l’ex spia Serghei Skipral. Diversi paesi europei e gli Stati Uniti hanno deciso di rispondere analogamente. Stanno avendo luogo così decine di espulsione in 14 paesi del Vecchio Continente e negli Stati Uniti in segno di solidarietà verso la Gran Bretagna. I primi diplomatici sono proprio stati espulsi da Londra, che aveva orinato l’allontanamento di 23. Italia e Danimarca hanno scelto di espellere due diplomatici russi, mentre Germania, Lituania, Francia e Polonia hanno annunciato l’espulsione di quattro rappresentanti del Cremlino ciascuno. Fuori dai confini dell’Ucraina invece 13 funzionari del Governo Russo, come annunciato dal presidente ucraino Petro Poroshenko.

Negli Stati Uniti, invece, il presidente Donald Trump ha deciso per l’espulsione di 60 funzionari del Cremlino. Di questi, 12 sono dell’Onu, e 48 sono dipendenti dell’ambasciata a Washington. Inoltre, l’inquilino della Casa Bianca ha stabilito la chiusura del consolato russo di Seattle. Questo sarebbe stato a causa della sua vicinanza con una base di sottomarini e con siti industriali di Boeing. La Casa Bianca precisa che i provvedimenti sono stati adottati in coordinamento con gli alleati della Nato e i partner Usa nel mondo.

Dichiarazioni

Il presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk ha dichiarato che, oltre alle espulsioni già effettuate, possono aggiungersene altre. Ha poi affermato che l’Europa resta critica verso l’operato della Russia. Il ministro degli esteri della Danimarca Anders Samuelson ha affermato che il suo stato appoggia in toto il Regno Unito. Il ministro degli Esteri della Francia Jean-Yves Le Drian ha dichiarato che la il suo Stato ha notificato oggi alle autorità russe la nostra decisione di espellere dal territorio francese quattro impiegati russi con status diplomatico.

Dagli Stati Uniti, invece, Nikki Haley, ambasciatrice americana all’Onu, ha affermato che la decisione del presidente Donald Trump dimostra che le azioni della Russia hanno delle conseguenze. “Al di là del comportamento destabilizzante della Russia in tutto il mondo, come la sua partecipazione alle atrocità in Siria e le sue azioni illegali in Ucraina, ora ha usato un’arma chimica entro i confini di uno dei nostri più stretti alleati”. Nikki Haley ha successivamente evidenziato che, negli Stati Uniti, la Russia utilizza le Nazioni Unite come un rifugio sicuro per attività pericolose all’interno dei nostri confini. Oggi, secondo lei, gli USA e molti dei suoi alleati stanno inviando un messaggio importante, ossia che non verrà tollerata una cattiva condotta da parte del Cremlino.