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Spicchi di cielo tra baffi di fumo: le curiosità sul cartone

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Alcune interessanti curiosità sul cartone "Spicchi di cielo tra baffi di fumo. Il cielo azzurro di Romeo" che tratta temi scottanti, a volete censurati

Spicchi di cielo tra baffi di fumo. Il cielo azzurro di Romeo è un cartone animato prodotto nel 1995 dalla Nippon Animation. Si struttura in 33 episodi complessivi. La vicenda è basata sul racconto I fratelli neri (Die Schwarzen Brüder) scritto dall’autore svizzero Kurt Held nel 1941. Il testo venne però pubblicato con il nome di sua moglie, Lisa Tetzner. La serie fu trasmessa per la prima volta in Giappone nel 15 gennaio 1995 dal network Fuji TV. In Italia, invece, fu proposta su Italia 1 a partire da luglio 1997, in una versione in parte censurata, con il titolo Spicchi di cielo tra baffi di fumo.

Nel 2002 la Dynamic Italia ha ripubblicato la serie con il nuovo titolo Il cielo azzurro di Romeo. Che riprende il titolo originale giapponese, usando il doppiaggio Mediaset e sottotitolando le scene censurate, mai doppiate in lingua italiana.

Dopo essere sparita dagli schermi televisivi italiani, la serie è tornata in replica dal 2 febbraio 2009 alle 7:20 su Italia 1. Completa dell’episodio eliminato nella prima (e unica) trasmissione. L’anime è parte integrante del progetto World Masterpiece Theater (Sekai Meisaku Gekijo) della Nippon Animation.

Il cartone animato e il romanzo

La serie animata, come detto, prende spunto dal romanzo I fratelli neri, scritto a quattro mani da Kurt Kläber, noto come Kurt Held, e dalla moglie Lisa Tetzner. La storia narra le avventure di Giorgio, un bimbo di Sonogno, un villaggio della Valle Verzasca nel Canton Ticino in Svizzera. Nel cartone, però, il protagonista prenderà il nome di Romeo. La vicenda si basa sulle reali condizioni di vita in cui erano costretti i bambini a fine Ottocento. Prende inoltre spunto da un terribile fatto di cronaca, ovvero l’inabissamento di un barcone di piccoli spazzacamini nel lago Maggiore.

La serie animata è piuttosto fedele alla storia originale, in particolare nella prima parte. Se ne distacca però con il proseguire degli eventi. Soprattutto alcuni personaggi rivestono ruoli un po’ diversi:

  • I ragazzi non torneranno a casa per la scadenza del contratto, ma il dottor Casella, figura più importante nel romanzo che nell’anime, aiuterà i piccoli spazzacamini a fuggire all’estero. Per liberarli dai loro contratti-capestro, valevoli solo in Italia.
  • Marcello Rossi è sempre spietato con Giorgio (alias Romeo) e prenderà le parti del figlio Anselmo. Nel romanzo ha un ruolo molto simile a quello che la moglie ha nell’anime.
  • Non è ben chiara la malattia di Angeletta. Molto probabilmente si tratta di tubercolosi, non di una malattia del cuore. Ad ogni modo, la ragazza non è figlia dei conti Montabani, bensì la figlia illegittima di Marcello Rossi.
  • Il personaggio di Nikita (alias Andrea, nella traduzione italiana) non si trova nel romanzo.
  • Bianca nella storia del romanzo non viene ritrovata. Solo alla fine viene riferito che Giorgio ha mantenuto la promessa fatta ad Alfredo. Ha quindi ritrovato la sorella e si è preso cura di lei.

La censura dell’anime in Italia

In ogni caso, l’adattamento televisivo, anche se in versione edulcorata, tratta temi scottanti e tuttora attuali, come la riduzione in schiavitù dei bambini, costretti a una vita terribile. La crudezza di alcune scene, difficile da affrontare in un cartone animato che si rivolge ai ragazzi, ha fatto sì che la serie animata sia stata oggetto di una pesantemente censura in Italia.