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Sport e inclusione,Teleperformance e Obiettivo3 uniscono le forze

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Roma, 2 dic. (askanews) - Lo sport come occasione di rinascita, valori come speranza, coraggio, inclusione. Lo sport al centro dell'evento che si è tenuto il 2 dicembre intitolato "Ispirazione e coraggio: le leve per l'inclusione", organizzato da Teleperformance Italia in collaborazione con Obiet...

Roma, 2 dic. (askanews) – Lo sport come occasione di rinascita, valori come speranza, coraggio, inclusione. Lo sport al centro dell’evento che si è tenuto il 2 dicembre intitolato “Ispirazione e coraggio: le leve per l’inclusione”, organizzato da Teleperformance Italia in collaborazione con Obiettivo3, la società sportiva paraolimpica fondata da Alex Zanardi, che sostiene le persone disabili che vogliono intraprendere un’attività sportiva.

L’appuntamento si inserisce all’interno della 4 Weeks 4 Inclusion, il più grande evento interaziendale ideato da Tim e dedicato all’inclusione.

“Lo sport per Teleperformance – sottolinea Gianluca Bilancioni, Ceo e Hr Director Teleperfomance Italia – è un elemento fondamentale. Attraverso lo sport si migliorano le proprie capacità di interazione con le persone, lo sport è passione, è trasferire emozione, ma anche migliorare il proprio corpo. L’incontro con Obiettivo3 è stato un momento magico. Circa un anno fa abbiamo incontrato un ragazzo di Taranto che, a seguito di un incidente, ha perso l’uso delle gambe. La sua grande forza e il suo grande coraggio lo ha fatto innamorare alle handbike. Il sogno più grande che aveva era andare alle Paralimpiadi di Parigi. Serviva un mezzo più tecnologico. Teleperformance gli ha regalato la Ferrari della Ferrari della handbike. Da lì è partita la sua rincorsa per andare alle Paralimpiadi di Parigi”.

Una collaborazione ci si è rafforzata e che andrà avanti anche in futuro. “Continueremo insieme perché per noi le persone sono il centro del progetto, coloro sul quale è fondata Teleperformance”, aggiunge Bilancioni.

Sport, disabilità, inclusione, al centro delle storie che hanno condiviso i partecipanti all’evento; un’ora di racconti e vissuti personali dai quali si coglie con chiarezza quanto sia insita nel genere umano la capacità di rinascere e di reinventarsi.

“A me lo sport ha dato tantissimo, soprattutto il coraggio – afferma Cristina Nuti Triatleta Obiettivo3 -. Mi piace ricordare una frase bellissima di Oriana Fallaci che dice “Il coraggio è fatto di paura”. Le paure sono tante quando ti diagnosticano una malattia, la vita ci mette alla prova. Mi ha dato il coraggio di ricominciare”. “Obiettivo3 è stata la scintilla che mi ha dato il coraggio di venire fuori perché fino ad allora nessuno sapeva della mia patologia. Obiettivo 3 mi ha fatto capire che davvero poteva essere un valore condividerlo, essere un gancio nel gancio, lo sport come gancio trainante”.