Il Napoli, graziato dal goal al novantesimo di Lorenzo Insigne, si è portato a casa la prima vittoria di questa stagione di Champions League. I partenopei non hanno fatto in tempo a finire di festeggiare che la gioia si è trasformata in paura e rabbia per uno dei migliori giocatori della squadra. Rientrando a casa dopo la partita, infatti, il polacco Arkadiusz Milik, che veste la maglia numero novantanove, è stato bloccato da due rapinatori. I malviventi erano in scooter, col volto coperto dai caschi e hanno puntato una pistola contro l’attaccante napoletano. Milik non ha potuto fare altro che consegnare loro quanto di più prezioso avesse al momento: un Rolex modello Daytona del valore di circa 7mila euro, che aveva al polso. I due sono poi fuggiti a bordo dello scooter.
Rapina, bersagliati i giocatori del Napoli
Erano le due di notte circa di giovedì 4 ottobre e Arkadiusz Milik si trovava nei pressi della sua abitazione, in via Ripuaria a Giugliano in Campania, quando due aggressori gli hanno puntato contro una pistola. Fortunatamente i malviventi si sono limitati a rapinare l’attaccante e non lo hanno ferito in nessun modo.
Non è la prima volta che un giocatore della Società Sportiva Calcio Napoli viene preso di mira da un malvivente. Sembra essere una pratica molto diffusa tra i rapinatori quella di rifornirsi dalle tasche dei calciatori partenopei. Nel 2016 infatti Lorenzo Insigne era stato rapinato in viale Gramsci, mentre era insieme alla moglie e a un gruppo di amici. Behrami si era afogato nel 2014: “Prima la macchina e ora l’orologio, mi sono rotto“. Nel 2012 era toccato alla moglie di Cavani e nel 2011 a quella di Lavezzi. Sembra però che il più preso di mira sia Hamsik, che è stato rapinato due volte: nel 2008 e nel 2013; nel 2011 invece a essere rapinata era stata la moglie all’ottavo mese di gravidanza.