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Champions League, Sergio Ramos positivo all'anti-doping

sergio ramos

Sergio Ramos sarebbe stato trovato positivo ad un test anti-doping dopo la finale di Champions League contro la Juventus.

Secondo quanto riportato da Football Leaks, noto sito web che rivela segreti e indiscrezioni del mondo del pallone, Sergio Ramos, capitano del Real Madrid, sarebbe stato trovato positivo ad un controllo anti-doping dopo la finale di Champions League 2016/17 vinta per 4-1 ai danni della Juventus. La UEFA avrebbe, poi, chiuso le indagini dopo che il medico della società si assunse la totale colpa della svista.

Il caso

Come riportano diversi quotidiani come il francese Mediapart e il tedesco Der Spiegel, il difensore centrale spagnolo avrebbe assunto poco prima della finale di Cardiff il Desametasone, farmaco consentito solo in caso di documentata ed accertata necessità. La sostanza presa da Sergio Ramos, infatti, induce un effetto anti-infiammatorio o antiallergico, senza alterare le prestazioni fisiche del giocatore.

Secondo i quotidiani, la UEFA, una volta accortasi della positività del capitano dei blancos, ha chiesto spiegazioni al club, il quale ha dato la colpa ad un semplice errore del medico della squadra. Infatti, il dottore del Real, il giorno precedente alla partita, comunicò l’imminente utilizzo del Celestone Chronodose, medicinale con gli stessi principi attivi del Desametasone. A quel punto la UEFA decise di chiudere il caso evitando polveroni con la stampa.

Non solo la finale di Cardiff è al centro dello scandalo. Sempre secondo il giornale francese Mediapart, Sergio Ramos avrebbe violato il protocollo dei test anti-doping anche dopo una gara di campionato con il Malaga nell’aprile 2018 senza mai essere punito.

Le parole dei protagonisti

Il Real Madrid ha preso subito le distanze dall’accusa di doping lanciate dai giornali con un comunicato stampa:

In relazione all’informazione pubblicata da alcuni giornali sul nostro capitano, il club dichiara quanto segue:
1. Sergio Ramos non ha mai infranto la normativa dei controlli antidoping.
2. L’Uefa ha richiesto un’informazione puntuale e chiuso il caso immediatamente, come da abitudine, dopo la verifica degli esperti dell’Agenzia mondiale antidoping e della stessa Uefa.
3. Sul resto del contenuto del citato articolo il club non si pronuncia, vista la pochezza di quest’ultimo“.

Anche Sergio Ramos stesso è intervenuto difendendo la propria posizione: “Mi oppongo con veemenza. A Cardiff ho ricevuto un trattamento medico standard. La questione è stata chiarita e risolta formalmente mediante uno scambio di note tra le organizzazioni”.