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Augusta, donna disabile costretta dal cugino a prostituirsi

Violenza sulla moglie, in manette 44enne

Un 42enne pregiudicato è stato arrestato per favoreggiamento, sfruttamento della prostituzione e maltrattamenti in famiglia.

Augusta, in provincia di Siracusa, teatro di una storia orribile. Un 42enne, pregiudicato, è stato arrestato dai carabinieri per favoreggiamento, sfruttamento della prostituzione e maltrattamenti in famiglia, nei confronti della cugina con la quale conviveva. La donna, con problemi di inferiorità psichica, veniva costretta dall’uomo a prostituirsi in cambio di denaro o droga. Inoltre in diverse circostanze il 42enne l’avrebbe pure minacciata e picchiata quando si rifiutava di eseguire i suoi ordini. A dirigere le indagini il Procuratore Fabio Scavone e a coordinarle il p.m. Davide Lucignani mentre il Gip del Tribunale di Siracusa ha emesso l’Ordinanza di Applicazione di Misura Cautelare in carcere chiesta dalla Procura della città siciliana.

Le indagini

I carabinieri hanno iniziato a indagare in seguito a una segnalazione e grazie a numerose prove raccolte nel corso dell’attività investigativa sono arrivati alle conclusioni che seguono. Da gennaio 2015 a settembre 2018 l’uomo – secondo quanto recita il rapporto stilato – ha “favorito e sfruttato, all’interno della propria abitazione e in plurime occasioni, la prostituzione della cugina convivente, nonostante la condizione di inferiorità psichica e di indigenza di quest’ultima con soggetti terzi, dietro il corrispettivo di denaro e qualche volta anche di sostanze stupefacenti, che in entrambi i casi venivano sempre percepiti direttamente dall’uomo”. Nella stessa abitazione viveva anche il figlio minore della donna: il giovane era “costretto durante le prestazioni sessuali, a rimanere isolato all’interno della propria stanza”. L’incubo per il ragazzo e sua madre dopo oltre tre lunghissimi anni è per fortuna finito.