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Milan, è crisi vera: la Fiorentina passa a San Siro

La Fiorentina festeggia a San Siro

I rossoneri cadono 1-0 e perdono il quarto posto a vantaggio della Lazio: decide il gol di Chiesa.

Per il Milan è crisi vera. Dopo i pareggi senza reti contro Torino e Bologna (e l’eliminazione in Europa League a causa del ko contro l’Olympiacos) il Diavolo cade 1-0 con la Fiorentina a San Siro nella 17.a giornata di Serie A e perde il quarto posto, ora occupato dalla Lazio. I gigliati ringraziano Chiesa, autore del gol vittoria, e ora sognano la Champions, distante solo tre punti.

Calhanoglu sprecone

I rossoneri, in totale emergenza a centrocampo tra squalifiche (Bakayoko e Kessié) e infortuni (Biglia, Bonaventura e Bertolacci) in avvio tirano fuori l’orgoglio contro i viola, troppo timidi e sulla difensiva al Meazza. Gattuso rispolvera il 4-3-3 (Josè Mauri e Calabria vengono schierati sulla mediana) e il giocatore che ne beneficia di più, in termini di vivacità, è Calhanoglu. Da mezz’ala l’ex Leverkusen è più libero di svariare e accentrarsi: non è un caso che il turco, non più costretto a restare largo a sinistra nel 4-4-2, sia nella prima frazione il giocatore rossonero più pericoloso (grande occasione sciupata da buona posizione e salvataggio di Milenkovic sulla linea). Alcuni errori del 24enne (da segnalare una pericolosa ripartenza non sfruttata a dovere) fanno però perdere la pazienza al pubblico di San Siro che non risparmia sonori fischi all’indirizzo del centrocampista.

Chiesa non perdona

Se Castillejo non incide (fisicamente lo spagnolo soffre il confronto con i rivali), Suso sulla destra inventa soprattutto nel secondo tempo: prima costringe Lafont alla respinta sul primo palo dopo un dribbling ubriacante e quindi mette un pallone al bacio per Higuain (deviazione in corner del portiere ospite sul colpo di testa del Pipita). All’ex Juventus, a secco dallo scorso 28 ottobre, Gattuso decide di affiancare Cutrone per cercare di scardinare la retroguardia toscana tornando al 4-4-2 con Laxalt (al posto di Castillejo) sull’out mancino. A trovare il gol è però la Fiorentina, per la verità un po’ più intraprendente nella seconda frazione: Chiesa si libera dell'(ingenuo) Calabria e fulmina Donnarumma, fino a quel momento inoperoso. Il forcing finale del Diavolo produce solo il colpo di testa di Rodriguez sul quale vola Lafont e una conclusione maldestra di Cutrone. E’ festa Fiorentina: il quarto posto non è più così lontano.