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Champions, la Roma si arrende ai supplementari: Porto ai quarti

porto Roma

Nel ritorno degli ottavi di finale i giallorossi perdono 3-1 in Portogallo. Decide un rigore di Telles. In bilico la posizione di Di Francesco.

La Roma dice addio alla Champions League. Nel ritorno degli ottavi di finale i giallorossi perdono 3-1 ai supplementari contro il Porto dopo la vittoria per 2-1 ottenuta all’andata all’Olimpico e vedono sfumare il ‘sogno’ dei quarti. Determinante Telles su rigore, concesso da Cakir con l’ausilio del Var. Torna a essere in bilico la posizione di Eusebio Di Francesco, reduce dal ko anche nel derby. Il tecnico potrebbe essere esonerato: sul taccuino dei dirigenti i nomi di Ranieri, Panucci e Donadoni.

Soares sblocca, De Rossi rimedia

Il 3-4-2-1 molto prudente scelto in avvio da Di Francesco viene messo in crisi dalle scorribande di Jesus Corona sulla fascia destra giallorossa. Karsdorp non riesce quasi mai a limitare l’esterno messicano, pericoloso con due tiri da fuori. Più in generale è comunque tutta la Roma a patire gli attacchi rivali: i capitolini concedono spazi invitanti ed evidenziano ancora gravi lacune difensive. Al 26′ la squadra di Coinceicao, approfittando di una leggerezza di Manolas, sblocca il match con il facile tap-in di Soares su passaggio di Marega. Gli ospiti provano a ridestarsi ma devono ringraziare Militao, autore di un fallo ingenuo ai danni di Perotti in area di rigore. L’arbitro Cakir fischia il penalty e dal dischetto Daniele De Rossi sigla l’1-1 (36′). Il centrocampista in seguito è costretto a uscire per un problema al polpaccio e lascia spazio in mediana a Pellegrini.

Marega trafigge Olsen

Nella ripresa i lusitani spingono sull’acceleratore e sorprendono nuovamente l’incerta retroguardia romanista. Marega elude la tattica del fuorigioco e insacca da due passi. L’assist, manco a dirlo, è del solito e imprendibile Corona in seguito a un errore di Karsdorp (53′). I giallorossi, per forza di cose, alzano il baricentro alla ricerca del pari qualificazione ma la reazione non è sufficientemente vigorosa, tanto che Casillas non deve compiere alcuna parata di rilievo. Ad attaccare con più convinzione sono i Draghi, vicini al tris con Brahimi (parata di Olsen). Di Francesco nel frattempo era corso ai ripari inserendo Cristante al posto di Marcano e passando così al 4-3-3. Tuttavia la Lupa non sfrutta neppure gli errori altrui: Pepe sbaglia un facile passaggio, imitato però da Perotti che calcia a lato da posizione favorevole.

I supplementari

Ai supplementari dopo una clamorosa occasione di Dzeko, l’episodio che decide tutto. Al 115′ Cakir assegna un rigore al Porto (dopo essere andato ad analizzare le immagini su indicazione del Var) per una trattenuta di Florenzi su Fernando. Telles fa esplodere di gioia i tifosi presenti all’Estádio do Dragão mettendo a segno il gol che vale i quarti. Il fischietto turco non interviene invece sul contatto Marega-Schick facendo infuriare tutti i giocatori della Roma prima del triplice fischio conclusivo.