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Serie A, ruggito Milan: Lazio sconfitta nello spareggio Champions

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I rossoneri vincono 1-0 a San Siro con il rigore di Kessie e mantengono il quarto posto. Rabbia biancoceleste per le decisioni arbitrali.

Il Milan si aggiudica 1-0 lo spareggio Champions contro la Lazio a San Siro e mantiene il quarto posto spedendo i capitolini (che devono recuperare una partita) a -6. Il sorpasso della Roma (1-0 sull’Udinese) non è durato nemmeno tre ore. Missione compiuta dunque per i rossoneri al termine di una sfida carica di tensione (come dimostra la rissa finale) e decisa dal rigore di Kessie. I gattusiani tornano alla vittoria a distanza di un mese interrompendo la striscia negativa di tre sconfitte e un pareggio. Il successo potrebbe rivelarsi decisivo nella corsa alla Coppa dalle grandi orecchie sebbene manchino ancora sei partite alla fine del campionato. Per questo la Lazio, furiosa per alcune decisioni arbitrali, non intende mollare. Sempre al Meazza mercoledì 24 aprile le due squadre si affronteranno di nuovo nel ritorno delle semifinali di Coppa Italia (0-0 il risultato dell’andata).

Immobile e Piatek pericolosi

Gattuso conferma il 4-3-3 di Torino (ko contro la Juventus) mentre Simone Inzaghi cambia sei uomini rispetto al pari col Sassuolo scegliendo il 3-5-1-1 con Immobile unica punta. Proprio il centravanti ha un grande occasione al 3′ dopo una splendida penetrazione di Correa: Reina compie un miracolo deviando il tiro ravvicinato della punta. I ruoli si invertono in seguito: il numero 17 assiste il compagno che spreca da due passi calciando alle stelle. Il Milan cerca di attuare un pressing alto e tuttavia fino alla mezz’ora non impensierisce Strakosha. Il portiere biancoceleste vede sorvolare di poco fuori il sinistro di Suso e il colpo di testa di Piatek su traversone di Calabria dalla fascia destra. Nella parte finale della prima frazione, molto intensa e tattica, gli ospiti vanno di nuovo vicini al vantaggio: il palo esterno ferma Immobile, mandato in porta in maniera geniale da Luis Alberto.

Kessie decide dagli 11 metri

All’inizio del secondo tempo Inzaghi perde Correa per un guaio alla caviglia: al posto dell’argentino entra Caicedo. L’ex Espanyol veste i panni del rifinitore quando lancia nello spazio Romulo, il cui destro viene respinto da Reina in corner. Anche i padroni di casa sono successivamente costretti a due cambi forzati: Zapata e Laxalt rilevano gli infortunati Romagnoli e Calabria. Il Diavolo muta così aspetto passando al 3-4-2-1 (Calhanoglu e Suso sulla trequarti). Il nuovo schieramento sembra giovare ai rossoneri. Strakosha si oppone a Piatek in seguito a un coast to coast di Zapata ma non può nulla sul rigore di Kessie al 79′. L’ivoriano trasforma il penalty concesso da Rocchi per un intervento maldestro di Durmisi ai danni di Musacchio. Precedentemente (al 76′) l’arbitro aveva cancellato un altro rigore per il Milan rivedendo al monitor il tocco di Acerbi (gomito attaccato al corpo). Suso (grande parata di Strakosha) e Cutrone (destro largo) sfiorano il raddoppio prima delle vibranti proteste laziali per un contatto in area tra Rodriguez e Milinkovic-Savic. Gli animi si surriscaldano e al triplice fischio scoppia una mega rissa sedata a fatica dagli arbitri e dagli staff tecnici. Inzaghi invece era già rientrato negli spogliatoi perché espulso.