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Serie A, Kean segna ancora ma la Juventus cade 2-1 con la Spal

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Festa scudetto rinviata per i bianconeri: la squadra di Semplici rimonta ed esulta grazie ai gol di Bonifazi e Floccari.

La Juventus dovrà aspettare la sfida tra Chievo e Napoli (in programma domenica alle 18) per sapere se potrà festeggiare con sei turni di anticipo lo scudetto numero 36, l’ottavo consecutivo. I bianconeri perdono infatti 2-1 a Ferrara contro la Spal e ora ‘sperano’ che la squadra di Ancelotti non faccia bottino pieno al Bentegodi. Poco male comunque perché la capolista ha 20 punti di vantaggio sugli azzurri: la conquista aritmetica del tricolore è solo rimandata.

Spal, tre punti d’oro

I Campioni d’Italia si presentano al Paolo Mazza ampiamente rimaneggiati. Molti gli assenti tra infortunati e giocatori risparmiati per il ritorno dei quarti di finale di Champions League con l’Ajax. In campo scendono molte riserve (se così si possono chiamare) oltre ai giovani Gozzi e Kastanos (nel corso del match sono entrati Nicolussi e Mavididi). Al 30′ Moise Kean rompe l’equilibrio deviando di destro il tiro di Cancelo e spiazzando Viviano. Per il 19enne rete numero 6 in campionato: meglio di una leggenda come Alessandro Del Piero (l’ex fuoriclasse alla stessa età si era fermato a 5 gol nella stagione 1993-94).
Gli ospiti vengono raggiunti dal colpo di testa di Bonifazi su corner (49′) e capitolano per effetto di Floccari al 74′. L’attaccante sfrutta la sponda di Murgia e supera di destro Perin da distanza ravvicinata. Gli estensi ottengono un successo importantissimo in chiave salvezza in questo primo anticipo della 32.a giornata: l’undici di Semplici si porta a quota 35, a +7 sull’Empoli terzultimo in classifica.

Il ritorno con l’Ajax

Per la Juve il ko è indolore e l’attenzione è rivolta alla citata sfida contro l’Ajax martedì sera all’Allianz Stadium. Dopo il buon pareggio in terra olandese nella gara d’andata (1-1) la Signora cerca il pass per volare in semifinale: la Coppa dalle grandi orecchie è il grande obiettivo stagionale e niente deve essere lasciato al caso. Nemmeno il più piccolo dettaglio. Allegri lo sa bene: per questo ha preservato molti titolari schierando diverse riserve (se così si possono chiamare) e giovani. Il discorso scudetto del resto era già stato archiviato ormai da molto tempo.