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Leonardo contro Salvini, battibecco sulla sospensione di Milan-Lazio

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"La parola vergogna va spesa per motivi molto più gravi", questa l'accusa di Leonardo a Matteo Salvini.

Ancora battibecchi tra Milan ed il Ministro degli Interni, Matteo Salvini. Solo pochi mesi fa il vicepremier del Governo aveva avuto una discussione con il tecnico rossonero Gennaro Gattuso. Questa volta a far discutere sono state le parole spese da uno dei più importanti dirigenti del Milan, Leonardo.

Infatti, il brasiliano ha aspramente criticato il comportamento dell’arbitro Mazzoleni, durante la partita di ritorno valevole per la semifinale di Coppa Italia tra Milan e Lazio. L’avvicinamento al match non è stato assai semplice da gestire: dal caso Kessie-Bakayoko fino alla sceneggiata in Piazzale Loreto dei tifosi della Lazio. Un caos che si è protratto fino alla partita.

I cori razzisti

Leonardo ha criticato il comportamento dell’arbitro, reo, secondo le parole del dirigente rossonero, di non aver sospeso la partita dopo gli ennesimi e continui cori razzisti nei confronti dei giocatori di colore del Milan da parte degli ultras laziali. “C’erano mille motivi per interrompere la partita. Con le nuove norme l’arbitro non doveva neppure attendere il secondo o il terzo coro. Poteva fermarsi dopo il primo. Se sono stati trasmessi due annunci dagli speaker dello stadio, vuol dire che ci sono stati: eppure Mazzoleni ha tirato dritto, queste le parole del rossonero.

In seguito, il brasiliano non ha risparmiato neanche Matteo Salvini: “Ha usato la parola vergogna solo per il gioco del Milan. Invece, bisogna spendere quella parola per episodi molto più gravi”, facendo chiaro riferimento ai cori razzisti e alle vicende extra-calcistiche che hanno accompagnato la partita.

La risposta di Salvini

Non si è fatta attendere molto la replica del vicepremier in carica: “Leggevo l’intervista a Leonardo che chiedeva la sospensione della partita dell’altra sera per qualche coro di qualche imbecille. I cori non vengono spenti con la sospensione delle partite, ma dal 99% dei tifosi che sono educati e rispettosi. “Che un dirigente di una squadra prestigiosa come il Milan si attacchi alla sospensione delle partite e faccia polemiche con gli arbitri, da tifoso, da italiano e ministro mi sembra bizzarro, ha dichiarato Salvini.

Il Ministro dell’Interno si è lasciato, infine, andare anche ad un po’ di ironia: “Non è competenza del ministro dell’interno decidere chi sarà l’allenatore del Milan. Da tifoso mi piacerebbe che mio figlio, che oggi ha 16 anni, vedesse vincere qualcosa al Milan prima della pensione”.