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San Siro trema, caduta di cocci e calcinacci

stadio meazza

I tifosi filmano la caduta di detriti durante Inter-Juve, mentre il Meazza trema. Gli esperti: "Nessun provvedimento da prendere".

Nuovo allarme a San Siro, dove il 27 aprile 2019 lo stadio ha tremato durante il match Inter-Juventus. Le scosse hanno provocato la caduta di cocci e calcinacci che hanno preoccupato gli spettatori. I fatti sono stati immortalati dai cellulari di alcuni tifosi e sono stati seguiti dall’intervento dei Vigili del fuoco. Le oscillazioni si sono verificate a pochi giorni dalle vibrazioni che avevano atterrito i tifosi il 7 aprile 2019 in occasione di Inter-Atalanta. Allora le squadre meneghine, per placare i media, erano state costrette a pubblicare una nota congiunta finalizzata a tranquillizzare i frequentatori dello stadio sulla sicurezza dell’impianto.

La sicurezza del Meazza

“La Gazzetta dello Sport” ha aperto un’inchiesta sulla sicurezza dello stadio. Da oltre 10 anni avvengono quotidianamente monitoraggi e controlli operati dal Politecnico di Milano e gli esperti assicurano che vibrazioni e oscillazioni sono normali in impianti così imponenti. La struttura, secondo quanto riportato, non sarebbe dunque a rischio.

“La Gazzetta” specifica che la realizzazione tanto agognata da Inter e Milan del progetto sul nuovo stadio non ha nulla a che fare con una presunta mancanza di sicurezza di San Siro.

Roberto Ruozzi, presidente di M-I Stadio, società che gestisce lo stadio con i due club milanesi, ha affermato che i controlli sulla struttura sono stati effettuati mediante appositi sensori, precisi ed efficienti, e che oscillazioni come quelle verificatesi durante le ultime partite sono all’ordine del giorno nel periodo dei concerti. “Gli esperti ci hanno detto che non c’era alcun provvedimento da prendere” ha dichiarato Ruozzi.

L’indice di pericolosità, dunque, sarebbe minimo. Eppure le debite perizie hanno dimostrato che le oscillazioni variano di 2,6 centimetri da entrambe le parti. Un dato importante, che tuttavia, stando a quanto dichiarato dagli esperti, non deve allarmare.