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I blues asfaltano gli uomini di Emery con un secondo tempo super

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Rivincita Sarri: è il primo tecnico italiano a compiere l'impresa, l'ultimo fu Malesani con il Parma vent'anni fa ai tempi della vecchia Coppa Uefa.

Il trionfo prima del probabile addio? Maurizio Sarri conclude alla grande la sua prima stagione sulla panchina del Chelsea. Il club di Abramovich vince infatti l’Europa League battendo l’Arsenal nella finale tutta inglese di Baku: un tecnico italiano, a distanza di 20 anni dall’ultima affermazione (Malesani col Parma), torna ad alzare l’ex Coppa Uefa. Bilancio positivissimo considerando anche il terzo posto in Premier League alle spalle di Manchester City e Liverpool. Dicevamo dell’addio. L’allenatore toscano sembra in pole position per la panchina della Juventus e avrebbe avuto un contatto col numero 1 bianconero Andrea Agnelli in Azerbaigian prima dell’atto conclusivo della manifestazione europea allo stadio Olimpico. Secondo alcune indiscrezioni anche il Milan sarebbe sulle tracce dell’ex Napoli e tuttavia i Campioni d’Italia avrebbero compiuto ormai lo scatto decisivo.

La partita

Più Arsenal che Chelsea nelle fase iniziali. I Blues non riescono a sviluppare il proprio gioco e a gestire il pallone, al contrario le iniziative dell’undici di Emery risultano più efficaci soprattutto sulle fasce. Così Aubameyang spreca di destro dopo un intervento incerto di Kepa, in affanno pure al cospetto di Lacazette (la punta si lascia cadere sull’uscita, in ritardo, del portiere). L’estremo difensore viene quindi aiutato dalla traversa (scheggiata) quando Xhaka fa partire un gran tiro da fuori. La squadra di Sarri va a folate e cresce lentamente, in particolare grazie ai movimenti di Jorginho e Hazard: Cech respinge il mancino di Emerson Palmieri e stoppa da campione il tentativo di Giroud.

Il centravanti francese al 49′ realizza il classico gol dell’ex: pregevole cross di Emerson e grande tuffo di testa in anticipo sul (disattento) Koscielny. In svantaggio l’Arsenal prova ad alzare la pressione ma subisce la seconda rete undici minuti più tardi. Hazard, assistito da Kovacic, trova lo spazio giusto a sinistra e serve l’assist per il preciso di destro di Pedro (13° centro stagionale). Lo spagnolo ex Barcellona è ancora protagonista nell’azione che porta al rigore concesso dall’arbitro Rocchi per fallo di Maitland-Niles ai danni di Giroud. Dal dischetto Hazard non sbaglia (65′). Le emozioni si susseguono senza sosta. Così come gli svarioni difensivi della formazione allenata da Emery che contribuiscono a rendere ancora più incisive le manovre rivali. Al 69′ i Gunners provano a riaprire i giochi con Iwobi (splendido destro) e vengono nuovamente puniti da Hazard (72′), freddo nell’insaccare da due passi sfruttando l’invito super di Giroud. Cech impedisce nel finale che il risultato assuma dimissioni più rotonde mentre Willock sfiora il 4-2.