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Neymar accusato di stupro, la procura chiede più tempo per le indagini

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La polizia di Rio De Janeiro ha chiesto altri 30 giorni per analizzare le accuse della modella contro il calciatore brasiliano Neymar.

Lo scorso 31 maggio Najila Trindale si è presentata alla polizia per denunciare Neymar, il calciatore brasiliano. Secondo il racconto della donna, infatti, Neymar l’avrebbe violentata in una camere di un hotel a Parigi all’inizio di maggio: l’accusa sarebbe quindi di abuso sessuale. Ma il brasiliano nega ogni fatto. La polizia, però, ha chiesto più tempo per poter indagare le accuse della modella: verranno concessi altri 30 giorni. Infine, Neymar sarebbe indagato anche per aver pubblicato alcune immagini della sua accusatrice senza permesso.

Il confronto

Neymar, una volta incassate le accuse, aveva chiesto un confronto con la modella Najila Trindale. La donna, invece, avrebbe consegnato alla polizia il telefono cellulare contenente tutti i video che aggraverebbero la posizione dell’attaccante del Paris Saint Germain. Nel frattempo, inoltre, dalla Francia arrivano le immagini registrate dalle telecamere della stanza d’albergo. La modella continua a sostenere l’avvenuto rapporto con il calciatore brasiliano, mentre quest’ultimo nega le accuse.

La difesa di Neymar

In un video di ben 7 minuti, l’attaccante del Paris Saint Germain prende le difese dall’accusa: “Sono rimasto sorpreso – racconta – Chi mi conosce sa chi sono e che non farei mai una cosa del genere”. Il messaggio proseguiva: “Sono accusato di stupro, una parola pesante, forte. Sono rimasto sorpreso. Chi mi conosce sa chi sono e che non farei mai una cosa del genere. Ora mi si accusa di questo e ora sono qui a metterci la faccia, perché so che ogni notizia che riguarda il mio nome fa molto rumore. Quello che è successo è completamente l’opposto di quello che vene detto e per questo sono molto turbato”. Anche il padre del calciatore brasiliano lo difende dicendo: “Non è vero nulla, non ha commesso alcun reato. In realtà, è vittima di estorsione. Mio figlio ha già presentato ai propri avvocati tutte le prove necessarie per difendersi”.