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Copa America: Gabriel Jesus ispira il Brasile, 2-0 all'Argentina

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Il gol e l'assist dell'attaccante del Manchester City lanciano la squadra di Tite, che però soffre l'Argentina, stoppata da una traversa e un palo.

Nella prima semifinale di Copa America, il Brasile supera l’Argentina con un 2-0 più sofferto di quanto suggerisca il risultato. Dopo un inizio decisamente a tinte verdeoro, culminato nel vantaggio di Gabriel Jesus, i brasiliani subiscono il ritorno dell’Albiceleste che colpisce una traversa e un palo con Aguero e Messi. Dopo varie chance della squadra di Scaloni, l’autore del gol chiude il match con una grande giocata conclusa con un assist per Firmino.

L’Argentina può recriminare e si porta a casa una buona prestazione, ma alla finale del Maracanã accede la nazionale di Tite. Il Brasile ora inizia davvero a sognare il trionfo davanti al suo popolo.

Brasile in finale di Copa America: 2-0 all’Argentina

Il Brasile torna a disputare una semifinale al Mineirão dopo il tragico 1-7 subìto al Mondiale casalingo del 2014. I fantasmi, però, sembrano decisamente lontani: la squadra di Tite fa valere fin da subito una superiorità conclamata sulla carta, schiacciando l’Argentina con un gioco avvolgente e votato alla ricerca della giocata vincente.

Nell’inizio sprint della Seleção, Gabriel Jesus sembra essere ispirato già dai primi minuti, con gli argentini costretti spesso al fallo per fermarlo. I sospetti sono fondati: è l’attaccante del Manchester City a concretizzare il dominio brasiliano al primo vero affondo al 19′, appoggiando in rete senza alcun disturbo da pochi passi un cross di Firmino, liberato a destra da una grande giocata di Dani Alves.

Dopo il vantaggio però il Brasile si inceppa, ma soprattutto l’Argentina non pare la squadra disunita e depressa vista per molti mesi. La reazione è più caparbia che di qualità, ma c’è e passa inevitabilmente dai piedi di Messi, che pennella una punizione sulla testa di Aguero: la palla però viene schiacciata a terra e poi fuori dalla traversa. Poco dopo, la Pulce imbecca di nuovo il Kun, fermato all’ultimo da Marquinhos.

Il Brasile contiene le avanzate e va al riposo in vantaggio, nonostante il primo tempo finito in calo. La musica, però, non cambia: a inizio ripresa l’Argentina è ancora più aggressiva e convinta e va subito al tiro con Lautaro Martinez (parato) e De Paul (alto).

Dopo un destro alto di Coutinho, ispirato da una grande giocata di Gabriel Jesus, al 57′ Messi sfrutta una respinta della difesa per controllare e sparare a rete, ma il suo sinistro si schianta sul palo e il suo cross successivo attraversa l’area piccola senza trovare deviazioni.

L’Albiceleste prova il tutto per tutto gettando nella mischia Di Maria e Lo Celso, ma proprio nel momento di maggiore difficoltà il Brasile viene risollevato dal suo man of the match Gabriel Jesus, che si invola a rete correndo per 70 metri, vincendo un rimpallo e bruciando due difensori per poi servire a Firmino il facile 2-0.

L’Argentina inserisce anche Dybala ma il raddoppio pesa sul morale della squadra di Scaloni, punita troppo severamente dal risultato seppur contro un avversario oggettivamente più forte. L’uscita dalla Copa America, però, è a testa alta e per la prima volta dopo tanto tempo indica forse una strada per un futuro roseo.

La Seleção di Tite, invece, si dimostra nuovamente una squadra dai mille volti, capace anche di soffrire all’occorrenza in attesa dei lampi dei suoi fenomeni. L’incubo Mineiraço è superato. Ora, nella finale del Maracanã, il Brasile attenderà Perù o Cile per portare a casa, in tutti i sensi, un trofeo che manca da 12 anni, affermando così la rinascita definitiva della nazionale verdeoro dopo anni tormentati.