Fabio Rossi Folle idea del presidente dell’Atalanta, Luca Percassi. Dopo la bocciatura della Uefa sullo stadio di proprietà dei bergamaschi, il Gewiss Stadium, i nerazzurri hanno chiesto la disponibilità ad Inter e Milan di concedere lo stadio San Siro per le partite casalinghe valevoli per la Champions League. La proposta della dirigenza bergamasca sembrerebbe essere stata accolta da tutte le parti coinvolte. Infatti, l’Inter di Steven Zhang ha già concesso il via libera, mentre il Milan ha, per ora solo ufficiosamente, acconsentito all’idea di Percassi.
Anche il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha speso parole di supporto per il club bergamasco: “Io vedo con molto favore questa possibilità, poi devono decidere le due squadre di Milano e mi sembra che stiano trovando un po’ di consenso. Mi sembra un’operazione giusta, anche simpatica, l’Atalanta è un bel team e il mio sostegno ce l’hanno. Se l’Atalanta gioca a San Siro prometto che la prima partita andro’ a vederla”.
I lavori e il no della Uefa
I lavori in corso presso l’ex Stadio Atelti Azzurri d’Italia sono iniziati e il processo di ammodernamento dell’impianto sono vicini alla conclusione. La ristrutturazione dello stadio prevede una capienza totale di circa 16mila posti: troppo pochi per gli standard della massima competizione europea. Già, infatti, il progetto del rifacimento dell’impianto è stato approvato circa un anno fa, quando l’ipotesi di giocare la Champions League era solo un sogno nel cassetto.
Dopo aver presentato domanda alla Uefa, l’Atalanta ha scoperto di dover intervenire pesantemente sul proprio stadio con ritocchi delicati e difficili da applicare in poco tempo. Da qui è nata l’esigenza di trovare una nuova casa per le partite di Champions League. La soluzione del Mapei Stadium di Reggio Emilia, all’inizio la più accreditata, è stata scalzata da quella di San Siro, il teatro perfetto per ospitare il sogno europeo dei bergamaschi.
