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Juve, De Ligt in conferenza stampa: "Qui per vincere e migliorarmi"

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"È un grande onore vedere tutti questi tifosi accogliermi a braccia aperte", queste le prime parole del nuovo difensore della Juve.

Il giovane talento olandese è ufficialmente un giocatore della Juve. Dopo lo sbarco in aereo privato insieme alla sua famiglia e a Mino Raiola, il difensore ha svolto le visite mediche ed ha firmato il contratto quinquennale che lo legherà ai colori bianconeri fino al 2024. Alle ore 10:00 di oggi, venerdì 19 luglio 2019, Matthijs De Ligt si è presentato ufficialmente a tifosi e giornalisti. Il giovane talento olandese è stato, infatti, il protagonista della conferenza stampa, svoltasi presso la sala stampa dell’Allianz Stadium di Torino.

Tanta, tantissima l’attesa dei tifosi di conoscere e scoprire il gigante proveniente dall’Ajax. Subito dopo la conferenza stampa, l’olandese percorrerà le strade del J-Museum e del J-Store, dove stamperà la prima maglia con il proprio nome sulla schiena. Anticipati i tempi della conferenza per motivi organizzativi: nel primo pomeriggio i giocatori della Juventus dovranno trasferirsi in Asia, dove continueranno la preparazione atletica.

Le cifre

Un grandissimo affare che soddisfa tutte le parti coinvolte. All’Ajax andrà una cifra complessiva di 85 milioni spalmati in 5 anni, mentre il giocatore godrà, invece, di uno stipendio faraonico di 10 milioni a stagione più eventuali bonus. Quella che sorride di più, però, è la Juve: i bianconeri si sono assicurati uno dei difensori più forti al mondo e lanciano un messaggio inequivocabile a tutte le squadre più forti in Europa. Un acquisto incredibile che permette alla Juve di fare un ulteriore passo in avanti verso le dirette antagoniste per la conquista della Champions League.

La conferenza stampa

Sei considerato un fuoriclasse nel tuo ruolo e hai solo 20 anni, quanto conta questo aspetto nella tua testa?

Sono molto giovane, ma ho grande esperienza: ho giocato tre anni da professionista nell’Ajax. Ho appena iniziato e spero di imparare molto dai miei nuovi compagni.

Quali sono le prime impressioni?

È un grande passo. Mi devo ancora abituare, ma è un grande onore vedere tutti questi tifosi accogliermi a braccia aperte.

Nella finale di Nations League Ronaldo ti ha chiesto di venire alla Juve, com’è andata in quell’occasione?

In quel periodo avevo già un’idea nella mia testa ed era la Juve. Sentire Cristiano dirmi quelle parole mi ha sicuramente fatto piacere, ma non ha influenzato molto sulla mia decisione.

Hai parlato con Sarri durante le trattative?

Si, abbiamo brevemente parlato al telefono. Sicuramente Maurizio Sarri è uno dei motivi per cui ho deciso di venire qui. Mi piace come imposta la difesa ed il suo tipo gioco.

Sul web gira una tua foto con la maglia bianconera da piccolo: a chi ti ispiri di più?

In quella foto avevo sei o sette anni: da piccolo simpatizzavo per la Juve ed ovviamente uno dei miei grandi idoli era Fabio Cannavaro.

Qui la Champions manca da molti anni. Sarà questo l’obiettivo?

Giocheremo quattro competizioni: il campionato, la Coppa Italia, la Champions League e la Supercoppa Italiana. Noi vogliamo vincere tutte le partite di tutte le competizioni.

Perché hai preferito la Juve a Barcelona e PSG?

In Italia c’è una grandissima tradizione difensiva. Ho scelto di venire qui per imparare dai migliori in questo reparto.

Quali sono gli attaccanti più difficili da marcare?

Ci sono diversi attaccanti fortissimi: Ronaldo, Mandzukic, Douglas Costa. Ci sono diversi tipi di attaccanti: ognuno ha i suoi pregi che li rendono difficilissimi da marcare.

Quanto peserà per te il prezzo che sei stato pagato?

Per me non è un gran problema. Io mi concentro sul calcio giocato. Cercherò di dimostrare quanto valgo sul campo, non mi faccio alcun problema a riguardo.

Quanto conta il numero 4 per te?

Il numero 4 è molto speciale per me: fin da quando ero piccolo l’ho sempre indossato. Anche qui è un numero importante: spero di riuscire a portare avanti questa tradizione.

Hai giocato sempre con ragazzi molto giovani, come De Jong e Van De Beek. Qui è diverso, come cambierà l’ambiente nello spogliatoio per te?

Sono felice di essere qui ed imparare da ragazzi che hanno molta più esperienza di me.

Quali sono i tuoi obbiettivi per il prossimo anno?

Io voglio migliorare e dimostrare quello che so fare sul campo. Io ovviamente voglio giocare il più possibile, ma l’obbiettivo principale è quello di migliorare.