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Antonio Cassano, un anno dopo il ritiro: "Ho dato il 50%"

antonio cassano

Cassano ha appeso le proverbiali scarpette al chiodo ormai un anno fa: ora vive a Genova e fa il papà.

E’ già passato un anno da quando il talento purissimo di Antonio Cassano ha smesso di illuminare i campi da gioco. L’ex attaccante barese assicura di non avere rimpianti. Vive felice a Genova in compagnia della moglie Carolina, che “comanda in casa” e i figli Cristopher e Lionel.

Stando a quanto riportato dal sito gazzetta.it, intervistato proprio dalla “Rosea” ha detto che alla sua età “bisogna volersi bene, guardare dentro se stessi e avere il coraggio di dire basta”. Ora Cassano fa il papà: porta i figli a scuola, gioca a padel (sport simile al tennis in cui l’ex Roma e Real Madrid dice di essere “fortissimo, chiedete a Di Biagio che ha avuto la cattiva idea di sfidarmi…”) e un paio di volte a settimana a calcetto. “Con i genitori dei compagni di scuola dei miei figli e qui faccio il bravo – racconta Fantantonio- sono molto paziente e distribuisco assist che devono solo mettere in porta. Poi c’è la partita vera con Mario Bortolazzi e Gennaro Ruotolo, e lì esce il vero Cassano”.

Antonio Cassano, zero rimpianti

Ma il calcio rimane molto difficile da abbandonare. Per questo ha deciso di iscriversi “al corso per direttore sportivo che inizia a Settembre 2019”. Cassano poi continua a rispondere alle domande dicendo che detesta la Var e che il calcio italiano lo annoia “perché c’è poca qualità: l’unico che mi si avvicina è Insigne”. Preferisce il calcio estero e guardare il Manchester City o il Barcellona. Ma non resiste a fare un pronostico sulla Serie A, ormai prossima: “Stavolta lo scudetto lo vince l’Inter davanti alla Juventus e al Napoli, perché con l’arrivo di Conte il gap è annullato”. E alla fine confessa: “Al calcio ho dato solo il 40-50% di quello che avrei potuto dare”.