Irene Masala Domenica di lutto e dolore durante i campionati di nuoto Master a Scanno, comune in provincia de L’Aquila in cui Roberto D’Auria, atleta ed esperto nuotatore di 55 anni, muore annegando nelle acque del lago di Scanno, dove si sono svolte le gare in acque libere valide per il campionato Master.
L’atleta, tesserato con la società romana Zeronove per la quale gareggiava, ha avuto un malore non appena ha tagliato il traguardo della 3 chilometri mezzofondo. L’uomo ha perso conoscenza subito dopo l’arrivo ed è andato a fondo nelle acque del lago. Immediato l’intervento dei soccorsi e del medico di gara, che si è servito anche di defibrillatori e tecniche di rianimazione. Richiesto anche l’intervento del 118 e dell’ambulanza che ha trasportato l’uomo all’ospedale di Sulmona. Inutili i tentativi di rianimazione, l’uomo è deceduto prima dell’arrivo in ospedale.
Scanno, campionati Master: muore nuotatore
Sgomento per la morte di Roberto D’Auria anche da parte del presidente della Federnuoto, Paolo Barelli, e per i presidenti onorari Lorenzo Ravina e Salvatore Montella. L’atleta, ex pallanuotista e campione italiano di nuoto in acque libere, aveva vinto la gara di Milazzo tra i Master 55 e la 10 chilometri di Civitavecchia. Numerosi i messaggi di condoglianze e vicinanza alla famiglia arrivati dai social, in particolare Facebook.
Gli ultimi campionati mondiali a Roma hanno visto la partecipazione di circa 2500 atleti. Uno sport, il nuoto, che coinvolge sempre più atleti ma che non è esente da rischi, soprattutto quando si svolge in acque aperte.
