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Morto Bruno Grandi: ginnastica italiana in lutto

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La ginnastica italiana piange Bruno Grandi, presidente della Federazione mondiale di ginnastica per 20 anni, e grande maestro.

Bruno Grandi, presidente onorario della Federazione Internazionale di ginnastica e storico dirigente della Federazione italiana, è morto a 85 anni. La Federginnastica ha voluto immediatamente commemorarlo attraverso una nota: “Grandi è stato un dirigente sportivo che ha segnato profondamente non solo l’evoluzione delle discipline ginniche, in Italia e nel resto del Mondo, ma che è stato un autorevole protagonista sul palcoscenico sportivo nazionale e olimpico”.

Nato a Forlì (città alla quale era molto legato) il 9 maggio 1934, è stato per 23 anni, fino al 2000, presidente della FGI. Inoltre, guidò la Nazionale Italiana in due delle edizioni olimpiche più celebri della storia, seppur per motivi molto diversi: Monaco ’72 (in cui avvenne il terribile attacco terroristico dell’organizzazione palestinese Settembre Nero) e Montreal ’76 (anno dell’indimenticabile ‘Perfect 10’ di Nadia Comaneci).

Fra il 1998 e il 1999 fu presidente reggente del CONI e componente italiano del CIO dal 2000 al 2004. Dal 1996 al 2016 è stato anche presidente della Federazione mondiale di ginnastica, la cui presidenza sarà sempre legata ai successi olimpici di Jury Chechi.

Morto Bruno Grandi, i messaggi

“Un dolore immenso per tutta la famiglia italiana e mondiale della ginnastica. Va ricordato come un grande amico e un grande uomo di sport… un personaggio unico”: questo il cordoglio del presidente della FGI, Gherardo Tecchi.

Anche il CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano) ha voluto esprimere il suo ricordo: “Lo sport italiano è in lutto per la scomparsa di Bruno Grandi, raro esempio di competenza e umanità al servizio del movimento. Il presidente del CONI, Giovanni Malagò, unendosi al cordoglio della famiglia ed esprimendo la vicinanza dello sport italiano, ha disposto le bandiere a mezza asta per onorare la memoria di un grande personaggio, che ha dato lustro al movimento con la sua mirabile attività dirigenziale”.

Il presidente del CONI Malagò ha poi continuato, affermando: “Bruno è stato un maestro, un grande uomo di sport. Ci ha insegnato a difendere il Coni e l’ordinamento sportivo: l’ho sentito a fine agosto e mi ha incoraggiato ad andare avanti”.