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Conte su Inter-Juventus e la protesta bianconera: "Tifosi ignoranti"

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Nella conferenza stampa prima di Inter-Juventus, Conte ha parlato della richiesta di alcuni tifosi bianconeri di togliere la sua stella dallo Stadium.

Alla vigilia del derby d’Italia tra Inter e Juventus l’allenatore dei nerazzurri Antonio Conte fa il punto della situazione della sua squadra nella conferenza stampa pre partita. Il tecnico leccese ha illustrato i suoi prossimi obiettivi per la stagione attualmente in corso, non considerando la recente sconfitta a Barcellona come un passo falso. Nel suo discorso, Conte si è soffermato anche della protesta di alcuni tifosi bianconeri, che avrebbero chiesto di togliere la sua stella dallo Juventus Stadium.

Conte su Inter-Juventus

Il tecnico nerazzurro apre la conferenza stampa raccontando come stia vivendo l’avvicinarsi del match da ex allenatore della Juventus: “È una partita tra due squadre che in questo momento sono in testa alla classifica. Due squadre che finora hanno fatto meglio delle altre. Stiamo parlando comunque della settima di campionato, i valori verranno fuori man mano che andiamo avanti ed è per questo che dico sempre che vedremo più avanti da parte nostra che ambizioni e che spazio ci ritaglieremo per questo campionato. Di sicuro è una grandissima partita che tanti vorranno guardare. Da parte nostra deve esserci la voglia, l’entusiasmo e il coraggio di giocare questo tipo di partita”.

Parlando del lavoro attualmente in corso con l’Inter, Conte ribadisce come la squadra possa ancora migliorare molto anche dal punto di vista della coesione tra i giocatori. Questo nonostante le numerose sostituzioni avvenute nella rosa nel periodo di calciomercato: “Questo è l’inizio di un percorso. Abbiamo cambiato radicalmente la situazione rispetto agli anni passati. Tanta gente parla del mercato in entrata ma non delle uscite, sono andati via giocatori che erano considerati basilari per l’Inter. Questo percorso dovrà essere fatto e per noi sarà molto importante la crescita del valore della rosa. Per me sarà importante il lavoro perché tramite il lavoro i ragazzi stanno migliorando, devono crescere dal punto di vista tattico, fisico, di autostima. Questo è il grande lavoro che va fatto”.

La protesta dei tifosi juventini

In merito alla petizione di alcuni tifosi della Juve per far togliere la sua stella dallo Stadium – e alla seguente presa di posizione del presidente bianconero Andrea Agnelli contro di essi – Conte ha dichiarato: “A me dispiace che sia intervenuto, perché facendolo ha dato risalto a una proposta volgare. Priva di insegnamento e valori. Ha dato spazio all’ignoranza. Io non lo devo neanche toccare questo argomento perché solo pochi giorni fa ho detto che la colpa è anche vostra, perché date spazio a situazioni volgari. Non devo ringraziare nessuno, avrei preferito che nessuno desse spazio a questi ignoranti e stupidi”.

Rispondendo alla richiesta di mandare un messaggio alla parte sana della tifoseria bianconera, il tecnico ha inoltre affermato: “Quegli altri non sono tifosi, sono ignoranti. Non li coinvolgo nella schiera dei tifosi. Il messaggio per i tifosi l’ho dato dieci giorni fa. Abbiamo la fortuna di fare uno sport amatissimo nel mondo. Dobbiamo essere di esempio, trasmettere valori positivi ed essere entusiasti di giocare a calcio. Che è uno sport, non una guerra. A volte ci si dimentica questo.

Il confronto con Sarri

Alla domanda se la Juve stia impiegando più tempo nell’assimilare la tattica di Maurizio Sarri rispetto a quanto l’Inter stia facendo con lui, Conte non si sbilancia e afferma: “Ognuno ha la sua filosofia, detto questo la Juve ha vinto cinque partite e pareggiata una. È già abituata a vincere, ha in rosa giocatori che hanno vinto tanto. E’ una squadra fatta sotto tutti i punti di vista, poi possiamo parlare di creare più situazioni da gol, ma la base è già fatta. Ci sono giocatori d’esperienza, investimenti importanti. La Juventus è una squadra che aggiunge, non sostituisce ogni anno. Si è creato un gap importante a livello italiano che non è facile colmare, ma dico anche che noi di certo abbiamo iniziato la rincorsa per riposizionarci un po’ più vicini”.