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Martin Castrogiovanni parla della malattia: "Avevo sei mesi di vita"

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L'ex rugbista Martin Castrogiovanni ha raccontato la sua esperienza con la malattia per la quale nel 2015 i medici gli avevano dato sei mesi di vita.

È stato un Martin Castrogiovanni inedito quello che si visto nell’ultima puntata di Verissimo su Canale 5, rivelando particolari inediti sulla malattia che lo colpi nel 2015. L’ex rugbista italo-argentino della nazionale ed attuale conduttore di Tu si que vales ha infatti parlato del tumore per il quale dei medici inglesi gli avevano dato pochissime speranze, ma che fortunatamente si è in seguito rivelato meno grave di quello che si era ipotizzato.

La malattia di Martin Castrogiovanni

Nello studio della trasmissione di Silvia Toffanin, Castrogiovanni racconta della scoperta della malattia nel 2015, quando alcuni medici inglesi gli avevano dato un’aspettativa di pochi mesi di vita: “Mi hanno dato sei mesi di vita per un neurinoma. Poi si è scoperto che non era maligno e dopo un mese ero in campo”. Il neurinoma è uno dei tumori extramidollari più frequenti, il cui sviluppo è solitamente in forma benigna anche se nel caso di Castrogiovanni i medici avevano inizialmente ipotizzato l’ipotesi della malignità della malattia.

Una volta rientrato in Italia però, ulteriori analisi hanno appurato come in realtà il tumore fosse effettivamente benigno. Non solo; il neurinoma non aveva intaccato i nervi del giocatore, che dopo poco più di un mese ha potuto ritornare così sul campo da rugby. Lo stesso giocatore ha tuttavia affermato: “Non mi piace parlare molto di questo per rispetto a tutte le persone che lottano contro questa malattia, perché non è una cosa semplice”.

La battaglia contro la celiachia

Nel corso dell’intervista, Castrogiovanni ha parlato anche della sua battaglia contro la celiachia iniziata nel 2011: “Vissuta da grande è un pochino più difficile ma la superi, oggi come oggi ci sono tante cose buone per celiaci”. Nel finale, anche un piccolo aneddoto riguardo la prima volta che è venuto in viaggio in Italia a 18 anni: “Quando è partito quell’aereo, si sono spente le luci e io mi sono chiuso in bagno 15 minuti e ho pianto come un bambino”.