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Estudiantes-Milan: la partita più cattiva di sempre

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Estudiantes-Milan fu la partita di ritorno della finale di Coppa Intercontinentale del 1969: è ricordata come una delle più cattive di sempre.

Sono passati 50 anni esatti da quando si disputò Estudiantes-Milan, da molti considerata la partita più cattiva di sempre. Le due squadre si giocavano la Coppa Intercontinentale. L’andata finì 3 a 0. Troppo forte il Milan guidato da Nereo Rocco. A San Siro segnarono Sormani e nel mezzo, il franco-argentino Combin. Ma la gara di ritorno si rivelò un vero inferno.

Lo stadio scelto dall’Estudiantes fu la Bombonera di Buenos Aires, la casa del Boca Juniors, loro che erano invece di Mar del Plata. Il centrocampista Giovanni Lodetti, a proposito di quella partita, ha detto: “Più che una partita di calcio è stata una guerra. E quello che capitò a Combin è stato da film dell’orrore. Anche per colpa nostra, non dovevamo portarlo in Sudamerica. Lo hanno picchiato e poi addirittura arrestato negli spogliatoi dopo la gara perché considerato un traditore dell’Argentina”.

Estudiantes-Milan, una guerra

Gli argentini non avevano perdonato a Combin lo svolgimento della leva in Francia e in campo fecero di tutto per farglielo capire. A fine partita, con la faccia completamente tumefatta, lo stesso giocatore disse: “Pensavo di morire”. Oltre a lui, durante la partita, anche Pierino Prati rimase vittima degli interventi killer dei giocatori dell’Estudiantes e fu costretto a uscire al 37esimo. L’intervento dell’avvocato Sordillo si rivelò fondamentale per risolvere la situazione diventata infuocata.

Per la cronaca, il Milan riuscì a vincere la Coppa, nonostante la sconfitta per 2 a 1. A segno, per il Diavolo, in quella partita trasformatasi in un inferno, fu il numero 10, Gianni Rivera.