> > Tragedia nella ginnastica: muore a 20 anni cadendo dalle parallele

Tragedia nella ginnastica: muore a 20 anni cadendo dalle parallele

tragedia nella ginnastica

Melanie Coleman ha perso la vita per un incidente in palestra: mentre stava eseguendo un allenamento alle parallele qualcosa è andato storto.

Un incidente imprevedibile che non si poteva evitare. La tragedia che ha colpito il mondo della ginnastica è avvenuta negli Stati Uniti: Melane Coleman ha perso la vita cadendo dalle parallele. La giovanissima atleta di spicco di soli 20 anni si stava allenando insieme al coach Thomas Alberti quando all’improvviso ha perso l’appoggio sull’attrezzo. Il violento schianto al suolo le ha procurato una lesione fatale al midollo spinale. I soccorsi del personale medico sono intervenuti rapidamente ma senza successo. Melanie è stata trasferita al Yale New Haven Hospital, ma non c’è stato nulla da fare. Il suo allenatore, in lacrime, ha commentato l’accaduto con enorme dispiacere: “Era una leader, carismatica e pronta a dare consigli”. L’incidente, ha aggiunto, “è stata una fatalità difficile da elaborare”.

Tragedia nella ginnastica: muore 20enne

Ogni atleta è consapevole che lo sport comporta responsabilità e rischi: la perdita di concentrazione può rivelarsi fatale. Nel mondo della ginnastica, in particolare, un momento di distrazione non deve mai accadere: la tragedia di Melanie ne è una prova. La giovanissima ginnasta di 20 anni aveva intrapreso una promettente carriera da allenatrice anche con le ragazzine più piccole. Frequentava la Southern Connecticut State University, “era una leader” ha spiegato il suo coach. La notizia della sua morte ha scosso tutta l’America e sui social sono balzati i commenti di cordoglio per l’atleta. Nel momento della caduta, in palestra lo scorso venerdì, era presente anche l’allenatore Thomas Alberti, ancora scosso dall’accaduto. Dopo il trasferimento in ospedale la giovane ha combattuto per due giorni in terapia intensiva per la vita. Nella giornata di domenica, però, è morta.

Per aiutare la famiglia Coleman, inoltre, è nata sul web una campagna di crowdfunding: l’obbiettivo sono 10 mila dollari, ma ha già sfondato i 64000 dollari ed è ancora attiva. “Non è qualcosa che si può elaborare facilmente – ha spiegato Thomas – una fatalità. Melanie era una leader, una di quelle cui tutti si rivolgevano. Da oggi lasceremo un posto vuoto nelle foto, in suo ricordo”.