Grazie ad un emendamento alla manovra economica presentato dal Partito Democratico e votato a maggioranza dalla Commissione Bilancio del Senato, le atlete diventeranno sportive professioniste.
Atlete diventano professioniste: l’emendamento alla manovra
Si tratta di un provvedimento che agevola società e federazioni al passaggio al professionismo delle sportive, che di fatto vengono equiparate ai colleghi maschi. Specificatamente è stato introdotto un incentivo da gennaio 2020 fino al 2022 per le società che stipulano con le atlete contratti di lavoro sportivo. Questo consiste nell’esonero del versamento del 100% dei contributi previdenziali e assistenziali entro il limite di 8 mila euro a stagione.
Per questo il governo è pronto a stanziare 4 milioni per il 2020, 8 per il 2021 e la medesima cifra per il 2022. Un tesoretto ampio per le coperture economiche necessarie, ha sottolineato Katia Serra, la responsabile per il calcio donne dell’Assocalciatori. La stessa ha poi ringraziato tutti i parlamentari che si sono spesi per questa “decisione epocale“. Si tratta infatti di un passo avanti importante per le atlete a cui la legge 91/19781 non ha mai concesso lo status di professioniste.
A commentare l’emendamento si è subito mossa anche l’ASSIST, vale a dire l’Associazione Nazionale Atlete guidata da Luisa Rizzitelli. Parlando di una notizia senza ombra di dubbio buona, ha però spiegato che è prematuro parlare di vittoria e rivoluzione. Affinché ciò avvenga, ha sottolineato, è infatti necessario agire sulla Legge Delega. “Sono vent’anni che chiediamo parità, ma perché sia così non basta un emendamento“, ha ribadito. Si è comunque dichiarata fiduciosa nel ministro Spadafora per far sì che la notizia sia realmente tale.