Debora Faravelli Addio a Luciano Gaucci, ex presidente del Perugia morto all’età di 81 anni a Santo Domingo. Si tratta di uno dei protagonisti più in vista del calcio nel decennio compreso tra il 1990 e il 2000 che ha contribuito al passaggio del club umbro dalla Serie C alla A.
Morto Luciano Gaucci
Nel 2002-2003 portò il Perugia a giocare la semifinale di Coppa Italia e nell’anno successivo a partecipare alla Coppa UEFA 2003-2004 dopo aver vinto la Coppa Intertoto 2003, primo trofeo importante della società. Oltre ai successi ottenuti con il club di cui è stato patron per tredici anni, Gaucci è stato anche proprietario della Viterbese dal 1997 al 2000 con una promozione in C1. Nel 1999 chiamò un’allenatrice alla guida della squadra di calcio, gesto che non era mai stato fatto prima da un presidente.
Lo stesso ruolo l’ha ricoperto nel Catania dal 2000 al 2004 con una promozione in B e nella Sambenedettese dal 2000 al 2004 con 2 promozioni dalla Serie D alla C1. Nel 2004 aveva provato, senza però riuscirci, a ricreare un nuovo Napoli dopo il fallimento della società partenopea. In passato aveva poi ricoperto la carica di vicepresidente della Roma al fianco di Dino Viola.
La figura di Gaucci viene anche ricordata nel campo dell’ippica. La sua competenza l’aveva infatti portato all’acquisto a poco prezzo di cavalli che poi gli hanno dato grandi soddisfazioni tra cui il purosangue Tony Bin. Quest’ultimo vinse premi per tre miliardi delle vecchie lire e fu rivenduto a 7 miliardi.
In seguito al fallimento del Perugia, Gaucci era stato accusato di associazione a delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta insieme ai figli Riccardo e Alessandro. Per questo aveva deciso di fuggire in Repubblica Dominicana. Dopo aver patteggiato tre anni non scontati grazie ad un indulto, aveva comunque deciso di restare nell’isola dei Caraibi. Da tempo era malato gravemente.
