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Coronavirus, Vlahovic positivo: "Avevo la febbre a 39 e sono andato in ospedale"

Coronavirus vlahovic

Dopo aver scoperto di essere positivo al coronavirus, Dusan Vlahovic ha illustrato le fasi della sua malattia e spiegato la sua situazione attuale.

Tra i calciatori contagiati dal coronavirus c’è anche Dusan Vlahovic, attaccante della Fiorentina. Il giovane ha spiegato come ha scoperto di essere positivo, illustrato le varie fasi della sua malattia e rassicurato i tifosi di essere in buone condizioni di salute.

Coronavirus: Vlahovic spiega come l’ha contratto

Il giocatore ha realizzato di aver contratto l’infezione venerdì 13 marzo 2020. Non è l’unico della Viola, che conta già tre contagiati: oltre a lui anche Cutrone e Pezzella. In una chat sui social network ha raccontato di essersi accorto di avere la febbre di notte perché, mentre stava dormendo, si è improvvisamente svegliato sudato. Ha quindi misurato la febbre e il termometro segnava 37, di conseguenza ha preso una tachipirina come per una normale influenza e ha chiamato chi di dovere.

La sua temperatura però continuava ad essere alta fino a toccare i 39, motivo per cui ha deciso di seguire il protocollo per poi recarsi in ospedale. Qui i medici gli hanno fatto il tampone e hanno realizzato che era positivo al virus. Dopo poco però è riuscito a tornare a casa e ora sta bene. Ha anche postato su Instagram uno scatto con i pollici in su, segno che equivale a “va tutto bene” con a corredo la descrizione: “Tranquilli, faccio gol anche a lui“.

Anzi, ha anche aggiunto un video in cui affermava di aver accettato la sfida della pagina “Che fatica la vita da bomber” per aiutare gli ospedali italiani. La scommessa consisteva nel palleggiare il più possibile “con l’oggetto più stupido che avete in casa” e invitare altri tre amici a farlo. Se possibile poi, fare anche una donazione. Il calciatore della Viola ha scelto un pacchetto di patatine e ha nominato Prince Boateng, Gaetano Castrovilli e Antonio Giulio Picci.