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Coronavirus, Serie A: il piano per la ripresa del campionato

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Il piano del governo per la ripresa del campionato Serie A, tra proposte e polemiche

I molti appassionati di calcio si chiedono quando ci sarà la ripresa del campionato di Serie A, interrotto anch’esso per far fronte all’emergenza coronavirus. Tutto fermo da più di un mese, con le classifiche bloccate così come le competizioni europee. La volontà, specie dei presidenti, è quella di completare la stagione a tutti i costi, ma le polemiche non mancano. Per alcuni pensare di riprendere il calcio, con tutto quello che ne deriverebbe, tra spostamenti e quantità di persone coinvolte, è al momento qualcosa di assurdo, ma i piani per la ripresa non mancano.

Il piano per la ripresa del campionato di Serie A

Gabriele Gravina, il numero uno della Figc ha così sintetizzato il proprio pensiero in merito alla ripresa del campionato di Serie A: “Il calcio ha una sua specificità per partecipazione e per impatto economico e un’anticipata chiusura dell’attività provocherebbe un notevole danno sociale, prima ancora che economico: rischieremmo la paralisi a causa dei ricorsi di chi si dovesse sentire leso dei propri diritti. Vogliamo concludere quello che abbiamo iniziato nel rispetto della salute di tutti i protagonisti, per questo siamo a lavoro col Governo e con la nostra Commissione medica per stilare tutti protocolli necessari affinché lo si faccia in piena sicurezza”. Molti però coloro che ritengono scorretta la dichiarazione di Gravina. Tra questi anche l’ex ct della Nazionale Cesare Prandelli secondo il quale “ci vuole rispetto per chi ha sofferto. Non si può passare dal cimitero allo stadio in un giorno, da un convegno con centocinquanta bare alla ola”.

Il nuovo calendario della Serie A

Il governo, con il ministro dello Sport Spadafora sugli scudi, ha delineato che la ripresa degli allenamenti possa avvenire non prima del 4 maggio. Benché non manchino le polemiche, le società di Serie A si stanno organizzando per quella data e hanno richiamato i loro giocatori stranieri tornati a casa, per poter far coincidere la fine della quarantena obbligatoria con la ripresa dell’attività fisica. Se questo piano venisse rispettato, in campo si tornerà il 30 maggio o al massimo la settimana successiva. Il recupero delle 12 giornate porterebbe il campionato a finire il 2 agosto, con le coppe internazionali che si disputeranno a luglio e agosto. Parliamo naturalmente di partite a porte chiuse che prevedranno tamponi e test preventivi.