> > È morto Damiano Zugno, l’ex calciatore-professore stroncato da un tumore

È morto Damiano Zugno, l’ex calciatore-professore stroncato da un tumore

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Damiano Zugno è morto a causa di un tumore al cervello all'età di 31 anni: era un ex calciatore e insegnante di italiano e storia.

Una lunga battaglia contro il tumore al cervello che lo aveva dapprima allontanato dal campo e che poi lo ha stroncato. Damiano Zugno è morto all’età di 31 anni. L’ex calciatore di Venezia e Mantova era tornato da poco sul campo dopo una serie di cure: non aveva mai lasciato la sua passione per il calcio. Una passione e un talento che lo hanno condotto fino alla serie B. Era anche un insegnante di storia e di italiano.

Damiano Zugno è morto

Il tumore al cervello non era stato sconfitto e non appena tornato in forma più aggressiva ha portato al tragico epilogo. Damiano Zugno è morto per complicazioni legate alla malattia. Un tumore che lo ha allontanato dal campo, ma che non gli ha fatto dimenticare la sua passione. Il calcio lo aveva portato fino alla serie B e la speranza non lo ha mai abbandonato.

Nel 2017 aveva scoperto di avere un tumore, ma nonostante questo ha continuato a lavorare ed è tornato a indossare le scarpe con i tacchetti. Lui, un insegnante dell’Istituto di Treviso, amava il calcio. La sua malattia, però, si è aggravato e lo ha portato alla morte. La sua carriera nel mondo del calcio si è svolta soprattutto in Veneto, nel Venezia, ma l’esordio in serie B è avvenuto con il Mantova.

Il cordoglio

Il club del Venezia ha voluto ricordarlo in una nota: “Si è spento all’età di 31 anni Damiano Zugno. Nato il 4 agosto 1988 a Mirano, Zugno è cresciuto nelle giovanili arancioneroveri ed ha vestito le maglie di Mantova, Calvi Noale, Mestre, Real Martellago, Spinea, Istrana e Zero Branco. La società arancioneroverde si stringe attorno ai familiari e agli amici di Damiano in questo momento di dolore”.

Anche il club Zero Branco ha ricordato con dolore il professore. Lo descrivono come un “atleta in forza alla nostra Prima Squadra da qualche mese”. Un uomo che “ha combattuto come un leone ma il riaffacciarsi di una brutta malattia che sembrava sconfitta non gli ha lasciato il tempo di giocare i tempi supplementari per portare a casa anche questa vittoria”.

“Noi ti vogliamo ricordare per la tua serietà, il tuo impegno e la tua dedizione. Professore di lavoro e maestro di vita per tutti i tuoi compagni. Resteranno nei nostri cuori le immagini del tuo ultimo gol nella gara contro il Team Biancorossi. Tutta la società esprime le più sentite condoglianze alla famiglia alla quale inviamo il nostro più caloroso abbraccio. Grazie di tutto e fai buon viaggio Professore”.