> > Serie A, Lotito: "Finale scudetto Lazio-Juve, sfida secca"

Serie A, Lotito: "Finale scudetto Lazio-Juve, sfida secca"

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Serie A, una finale scudetto per risolvere la questione: è questa la proposta di Claudio Lotito, presidente della Lazio in vista della fase 2.

Serie A, come risolvere la questione emergenza sanitaria? Per Claudio Lotito la soluzione è una finale scudetto: una sfida secca tra Lazio e Juventus, le due formazioni che si sono ritrovate ai primi due posti della graduatoria prima dello stop causato dal coronavirus. Una finale scudetto tra Lazio e Juventus? “Lo accetterei ma non mi sono mai posto il problema”, dice il presidente biancoceleste Claudio Lotito, che in un’intervista a Repubblica dice invece no ai playoff: “Oggi io sono a un punto dalla Juventus, e solo per Juve-Inter che… vabbè, l’avete vista. Ma all’andata contro la Juve ho vinto 3-1 e anche in Supercoppa l’ho battuta 3-1. E dovevamo ancora giocare il ritorno. Per equità, una squadra come l’Inter, che ha 8 punti meno di noi, o l’Atalanta, che ne ha 14 in meno, mi dica lei se devono essere coinvolte”.

Serie A, finale scudetto per Lotito

Lotito, inoltre, respinge le accuse di voler far ripartire la stagione a tutti i costi solo per i propri interessi, legati alla lotta scudetto: “Se non si gioca più io sono già in Champions e risparmio quattro mensilità di stipendi. Avrei la convenienza a non giocare, ma io ragiono di sistema. Altri no”. E ancora, il presidente della Lazio: “Ripartire comunque in parte ci penalizza. Noi avevamo fatto una scelta, ritenendo di non potercela giocare su tre fronti avevamo sacrificato l’Europa League, così avremmo giocato una volta a settimana mentre gli altri giocavano due volte”.

Claudio Lotito aggiunge che: “Se si ripartisse giocheremmo tutti due volte a settimana, perderemmo un vantaggio. Ma io ragiono nell’interesse di 20 club”, mentre “nella testa delle persone c’è l’idea di bloccare le retrocessioni anche a costo di ritrovarci la Serie A a 22 squadre”. Non manca, però, la polemica con il governo Conte: “Perché gli allenamenti solo dal 18 maggio? “Ha uno studio di cui non siamo a conoscenza? Il campionato ripartirebbe a porte chiuse, ci sarebbero 70, 80, forse 90 persone oltre alle squadre: basta fare i controlli anche a loro (…). A Roma e al centro-sud non ci sono problemi, se altri stadi non sono idonei una soluzione si trova, in fondo l’estate si va in ritiro, no?”.