In occasione della seconda giornata della K-League tra Seul e Gwangju, campionato di calcio della Corea del Sud, la squadra del Seul ha deciso di rendere meno vuoto lo stadio riempiendo le tribune con delle bambole gonfiabili, dotate di mascherina per l’occasione. Una trovata insolita che, però, non è piaciuta al pubblico e che ha costretto il club a scusarsi pubblicamente con i tifosi: “Siamo profondamente dispiaciuti“.
Corea Del Sud, bambole sulle tribune del Seul
Il vuoto negli stadi causato dall’emergenza coronavirus è difficile da riempire (in Danimarca ci stanno provando permettendo ai ragazzi di farvi lezione), ma in Corea Del Sud la società del Seul ha trovato un modo alquanto bizzarro per sopperire alla mancanza di pubblico, piazzando bambole dotate di mascherina sulle tribune.
Contro il Gwangju, avversaria della seconda giornata della K-League (campionato coreano), la società della squadra di casa si è affidata all’azienda Dalcom, forse senza controllare curriculum e portfolio, visto che l’azienda in questione produce giocattoli sessuali.
Le scuse del club
Un errore da principianti che ha costretto la società alle più sentite scuse nei confronti della squadra ospite e del pubblico. Questo perché in Corea, secondo quanto stabilito dalla legge, è severamente vietata pubblicità inneggiante all’industria del sesso.
Unico lato positivo di giornata è stato il risultato positivo ottenuto sul campo, che ha permesso al Seul di ottenere tre punti grazie al successo per 1-0. Una giornata complicata che alla fine si è risolta al meglio solo dal punto di vista sportivo.