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Bundesliga stella polare, ecco quando potrebbero ripartire Serie A, Liga e Premier

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Il campionato tedesco è ripartito a porte chiuse nell’ultimo weekend. La Lega Serie A, la FA inglese e la Liga guardano al modello tedesco per programmare la ripartenza a metà giugno. E in Spagna si pensa di giocare ogni giorno anche oltre la mezzanotte.

Tra numerosi tentennamenti e doverose precauzioni il mondo del calcio ha già avviato la sua Fase 2. Fatta eccezione per quei campionati minori come la Vysshaya Liga (la massima serie bielorussa) o il campionato del Turkmenistan che non si sono mai fermati in questi mesi di pandemia Covid, nel weekend appena passato i riflettori erano tutti puntati sugli stadi della Germania dove si è ripreso a giocare, rigorosamente a porte chiuse. Impianti vuoti, distanziamento tra i calciatori in panchina ed esultanze quasi sempre composte: sono stati questi gli ingredienti principali per la ripartenza della Bundesliga e della Zweite Bundesliga (la seconda serie tedesca). Ha fatto sicuramente particolare impressione vedere quei bellissimi stadi tedeschi (perfetti per vedere delle partite di calcio a differenza della maggior parte degli impianti italiani) completamente vuoti come è stata per certi versi suggestiva l’immagine finale dei calciatori del Borussia Dortmund che al termine del derby contro lo Schalke, vinto per 4-0, sono andati a festeggiare la vittoria sotto la curva giallonera, completamente vuota.

Ma quel vuoto è stato per certi versi colmato dalle dirette televisive visto che il ritorno in campo della Bundesliga è stato trasmesso in maniera capillare non soltanto entro le mura teutoniche ma anche a all’estero e da noi in Italia con Sky e con le sezioni streaming live dei bookmaker. E proprio il mondo delle scommesse punta a tirare un sospiro di sollievo dopo due mesi di stop che sicuramente avranno pesato notevolmente. Molto probabilmente con la graduale ripresa di tutti i principali campionati non si esclude che gli scommettitori si possano progressivamente riavvicinare al mondo delle scommesse approfittando, ad esempio, dei bonus scommesse senza deposito proposti dai siti . In questo caso il mercato betting potrebbe riprendersi dai pesanti passivi di Marzo-Aprile, che ha visto una contrazione del gioco in agenzia dell’83%, non compensato dai ricavi online.

Quando ripartirà il calcio in Italia?

Da lunedì 18 maggio tutte le squadre potranno tornare ad allenarsi in vista di una ripartenza che, per il momento, potrebbe esserci il 13 giugno. Ma per ora si tratta soltanto di un’ipotesi visto il continuo rimbalzo di responsabilità fra Lega, Figc e ministro dello Sport Vincenzo Spadafora sulle misure da inserire all’interno del protocollo relativo alla ripartenza del gioco del calcio in sicurezza. Figc e Lega hanno inviato al ministro un nuovo documento condiviso nella serata di domenica 17 maggio.

Spadafora ha già fatto sapere che inoltrerà il documento al Comitato tecnico-scientifico che dovrà valutarne la fattibilità nei prossimi giorni. Nel nuovo protocollo inviato da Lega e Figc si specifica che i calciatori dovranno essere sottoposti a tampone ogni 72-96 ore mentre il test sierologico per la ricerca degli anticorpi verrà effettuato alla partenza degli allenamenti collettivi e poi ogni 2 settimane. Tra i punti più critici su cui ci potrebbero essere divergenze ci sono l’opposizione al raduno blindato e chiuso ai contatti esterni e l’idea di far proseguire gli allenamenti alla squadra nel caso si dovesse rintracciare la positività di un calciatore.

Quando si ricomincerà a giocare in Premier League e Liga?

Se in Germania si è già tornati in campo e in Italia si punta a ricominciare a giocare per il 13 giugno ecco che negli altri campionati top c’è ancora molta incertezza, ad eccezione di quanto fatto dai nostri cugini transalpini. La Francia, infatti, ha dichiarato chiusa la stagione con l’assegnazione del titolo al Paris Saint Germain, forse l’unica cosa su cui non ci sarebbero stati dubbi anche in caso di ripartenza, e le retrocessioni di Tolosa e Amiens. Per la prima volta da oltre 20 anni il Lione non potrà giocare le coppe europee perché settimo in classifica al momento dello stop del campionato a marzo.

In Inghilterra il primo ministro Boris Johnson ha dato nei giorni scorsi il via libera agli eventi sportivi e culturali a porte chiuse a partire dal 1° giugno. I calciatori dei 20 club di Premier sono già al lavoro da diversi giorni e nel caso in cui un calciatore dovesse risultare positivo verrebbe isolato senza costringere il resto del team a stare in quarantena. Ciò consentirebbe così la possibilità di continuare ad allenarsi in vista della ripresa della stagione che dovrebbe essere fissata o per il 12 o per il 20 giugno.

In ogni caso, l’obiettivo in terra inglese è quello di ripartire assolutamente visto che si prevedono per i club perdite ingenti dai diritti televisivi. Secondo quanto riportato da BBC Sport l’eventuale ripartenza a porte chiuse potrebbe causare ai 20 club di Premier perdite di circa 340 milioni di sterline dovuti soprattutto al fatto della ricollocazione (date e orari) delle restanti partite del campionato inglese rispetto al calendario originale. L’ipotesi (da scongiurare) di una chiusura anticipata del campionato inglese costerebbe ai club, invece, un miliardo di sterline.

In Spagna si ricomincia con gli allenamenti di gruppo mentre si lavora alacremente per cercare una data di ripartenza del campionato cui mancano ancora 11 turni per completare la stagione. L’idea è quella di ricominciare a metà giugno giocando praticamente ogni giorno fino al termine del mese di luglio. Per poter mettere in pratica questo progetto particolarmente ambizioso bisognerà sperare
nella guarigione degli attualmente positivi e nei zero contagi.

Chiaramente si dovrà lavorare anche sugli orari delle partite visto che, giocando d’estate, è impensabile poter scendere in campo nelle ore pomeridiane. Da qui l’idea: dal lunedì al venerdì partite fra le 18:00 e le 19:30 mentre nel weekend match fissati fra le 19:30 e le 23:00 in base alla zona geografica della gara in questione. Per intenderci, sarà molto difficile nel weekend vedere una partita del Siviglia o del Betis prima delle 23:00 visto il caldo estremo in Andalusia nei mesi estivi.