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Coronavirus, Novak Djokovic è risultato positivo al tampone

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“Sono molto dispiaciuto per ogni contagio”, ha commentato il campione serbo che ora rimarrà in isolamento per 14 giorni.

Brutte notizie per il mondo del tennis: tutti aspettavano novità da Belgrano e queste, purtroppo, sono arrivate. Gli appassionati e gli addetti ai lavori infatti aspettavano con ansia l’esito del tampone a cui si è sottoposto Novak Djokovic con il resto del suo staff (la positività del preparatore Marco Panichi era già risaputa) e della famiglia. La doccia gelata purtroppo è arrivata: Novak Djokovic e sua moglie Jelena sono positivi al coronavirus, mentre i figli Stefan e Tara sono risultati negativi.

Djokovic positivo al Coronavirus

Il numero uno del mondo, per cercare di tranquillizzare tutti i suoi fan, ha anche diffuso anche un breve comunicato nel quale spiega come non ha mostrato alcun sintomo e che opterà per un isolamento di 14 giorni.

Già ad aprile, il campione serbo si era schierato contro l’utilizzo di un eventuale vaccino per proteggersi dal Covid. Al tempo stesso, però, aveva colpito positivamente la sua ingente donazione (non meglio specificata) all’ospedale di Bergamo per aiutare il personale sanitario in piena emergenza coronavirus.

Il comunicato del tennista

Ci siamo sottoposti al test quando sono rientrato a Belgrado. Il mio risultato è positivo, come quello di Jelena, mentre il risultato dei nostri figli è negativo. Tutto quello che abbiamo fatto nel mese scorso, lo abbiamo fatto con le intenzioni più sincere. L’esibizione aveva lo scopo di unire e favorire la condivisione di un messaggio di solidarietà e compassione tra i paesi. Il tour è stato pensato per consentire ai tennisti di Sud ed Est Europa di esibirsi ad un livello competitivo mentre i Tour ufficiali sono bloccati a causa del COVID-19. Tutto è nato da un’idea filantropica, per devolvere i proventi alle persone che hanno bisogno e vedere la risposta di tutti mi ha scaldato il cuore.

Abbiamo organizzato il torneo quando il virus si era indebolito, credendo che ci fossero le condizioni per ospitarlo. Sfortunatamente il virus è ancora presente ed è una realtà con cui dobbiamo imparare a convivere. Spero che il tempo possa alleviare il problema in modo che si possa tornare a vivere come prima. Sono estremamente dispiaciuto per ogni contagio. Spero che non peggiorerà le condizioni di salute di nessuno e che tutto vada per il meglio. Rimarrò in isolamento per 14 giorni e ripeterò il test tra 5 giorni“.