Checco Zalone in “Quo Vado?” ironizzava sull’arrivo dei giovanissimi migranti a Lampedusa facendogli fare un provino da ‘calciatori’ per dare loro il passaporto. E sarà andata più o meno così con Musa Juwara, diventato improvvisamente celebre in una domenica pomeriggio d’estate: il calciatore del Bologna è stato l’autore di un gol che è costata la sconfitta all’Inter di Antonio Conte.
La storia di Musa è molto particolare: Juwara è arrivato a soli 15 anni, nel 2016, con un barcone sulle coste di Lampedusa. Il classe 2001 è di nazionalità gambiana.
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Chi è Juwara del Bologna
La sua passione per il calcio la scopre durante il periodo trascorso nel centro di accoglienza di Ruoti, provincia di Potenza. Inizia a dare i primi calci al pallone in Italia con la casacca della Virtus Avigliano: l’allenatore Vitantonio Summa non solo lo allena, ma gli fa da tutore legale e ne diventa genitore affidatario con la moglie.
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Una storia da film quella di Musa Juwara. Dopo essere stato abbandonato dai genitori naturali e aver affrontato il cosiddetto viaggio della speranza, finalmente un po’ di riscatto. La prima società calcistica tra i professionisti a scommettere sulle doti calcistiche di Juwara è il Chievo Verona. Poi passa in prestito al Torino dove si mette in luce con la maglia della Primavera: al torneo di Viareggio 2019 va in rete per tre volte altrettante presenze.
Dopo essere ritornato al Chievo, è il Bologna a scommettere su Musa Juwara: dopo sei presenze trova il primo gol in Serie A proprio allo stadio San Siro. Una marcatura pesantissima che avrà regalato un gran sorriso a Sinisa Mihajlovic. E un grosso dispiacere ad Antonio Conte.