L’attico in cui vive Bruno Peres è stato sequestrato. Nel corso della notte del 6 luglio 2020, i carabinieri si sono presentati presso l’appartamento del calciatore nella zona residenziale Eur di Roma. Sono stati apposti i sigilli ad un appartamento che ha un valore pari a 3 milioni di euro. Quello alla casa del calciatore, è solamente uno dei tanti che sono stati eseguiti nel corso della giornata. I carabinieri, infatti, hanno anche arrestato 28 persone per associazione a delinquere con finalità di truffa aggravata. L’associazione aveva come scopo il conseguimento dell’erogazioni pubbliche in concorso e dell’emissione di fatture.
Sequestrato l’attico di Bruno Peres
I dettagli della vicenda sono da chiarire. Quel che è certo è che non è coinvolto il calciatore. Peres, infatti, ha stipulato un regolare contratto di comodato d’uso con Fabio Pignatelli, proprietario dell’immobile. La strutta è stata spesso usata dai vari calciatori stranieri che si sono avvicendati alla Roma. Stando alle prime ricostituzione, solamente dopo essersi tranquillizzato e accertato che quelli che bussavano fossero veri carabinieri, Peres avrebbe collaborato e messo le forze nell’ordine nelle condizioni di svolgere il loro lavoro. Il legale di Pignatelli, Massimo Ferrandino, ha rilasciato delle brevi dichiarazioni ad Agenzia Nova:“La vicenda ha ancora contorni poco definiti. Aspettiamo di leggere gli atti per valutare eventualmente il ricorso al riesame”.
L’operazione dei carabinieri
L’operazione intrapresa dai carabinieri è stata davvero immane. Più di 43 persone tra gli indagati e gli arrestati e circa 25 immobili sequestrati. Inoltre, sono stati bloccati circa 290 conti correnti. Il legale di Pignatelli ha voluto, inoltre, anche tranquillizzare la stampa su cosa succederà al calciatore della Roma: “Aveva un regolare contratto di comodato con il signor Pignatelli. Nelle prossime ore verrà contattato da noi legali per trovare una soluzione”.
- LEGGI ANCHE: Morto Joseph Perfection, calciatore della Roma