Vincenzo Bruno È morto a Gold Coast (Australia) il due volte campione del mondo di snowboard cross Alex Pullin. L’australiano 32enne – che era stato portabandiera del suo Paese aiGiochi Olimpici invernali di Sochi – è deceduto durante una battuta di pesca subacquea e stando alle informazioni rilasciate da Justin Payne, responsabile paramedico che ha soccorso l’ex atleta, si sarebbe trattato di una sincope da apnea prolungata. Nel giugno dello scorso anno stessa sorte era toccata a Bruno de Silvestri, campione di pesca subacquea morto durante un’immersione.
Morto il campione Alex Pullin
Lutto nel mondo dello sport, dunque, a pochi giorni dalla morte della nostra Roberta Agosti. Il decesso del pluricampione del mondo di snowboard Alex Pullin sarebbe quindi dovuto ad operazioni che hanno a che vedeere con l’immersione in apnea. Il primo allarme è stato dato da alcuni bagnini che avrebbero effettuato le manovre di primo soccorso sul corpo del campione trovato sul fondo del mare. Nel tentativo di rianimarlo e dopo i primi soccorsi in mare durati 45 minuti, i medici hanno dovuto constatare la morte di Alex Pullin.
Il pluripremiato campione era una vera e propria star australiana. Nella sua quasi perfetta carriera mancava solo l’oro olimpico, ma è stata comunque costellata da una serie infinita di successi, tra cui spiccano due medaglie d’oro nei Mondiali di snowboard cross (conquistate a La Molina nel 2011 e Stoneham nel 2013) e un bronzo in Sierra Nevada nel 2017.
Il caso clinico che ha portato al decesso di Alex Pullin, la sincope da apnea prolungata, riguarderebbe l’improvvisa perdita di coscienza con arresto respiratorio dovuta ad un’apena prolungata. Nessuno può a questo punto stabilire con certezza cosa abbia provocato l’infarto respiratorio che ha portato il campione australiano a perdere la vita.
